ANNO 25 n° 114
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A fuoco un deposito abusivo di pneumatici. E' emergenza ambientale
La Asl ha chiesto ai residenti di rimanere in casa e di tenere le finestre chiuse

VITERBO - Una massa di oltre 6mila metri cubi di carcasse di pneumatici sta bruciando da circa 24 ore ad Onano. Dall'area, un deposito abusivo, si è levata una nube scura e maleodorante che ha fatto scattare l'emergenza ambientale in tutto il comprensorio. Tanto che il sindaco del piccolo centro Giovanni Giuliani, ieri mattinata, ha emesso un'ordinanza con cui dispone 'l'allontanamento delle donne in gravidanza'. Inoltre, vieta di 'consumare frutta e verdura raccolte nei terreni prossimi al luogo dell'incendio e interessate alla ricaduta di sostanze nocive prodotti dai fumi' e consiglia alla popolazione 'di spostarsi temporaneamente in abitazioni non esposte e di non far pascolare animali'. Infine, rende 'obbligatorio far analizzare il latte'. L'ordinanza è stata inviata anche ai carabinieri, alla prefettura di Viterbo, alla Asl, al Corpo Forestale nonché ai vicini comuni di Acquapendente, Grotte di Castro, Gradoli e Latera.

Secondo i primi accertamenti, il rogo sarebbe doloso. Un'ipotesi suffragata dal fatto che l'incendio è divampato dal centro della massa di pneumatici, che occupa una superficie di 2mila metri quadrati per 3 di altezza. Un particolare che ha reso particolarmente difficile l'opera di spegnimento del rogo, tanto che i vigili del fuoco, dopo circa 12 ore di lavoro, hanno deciso di 'soffocare' con la terra le fiamme, interrando gli pneumatici.

L'operazione è iniziata a metà pomeriggio di ieri e proseguita per gran parte della nottata.

Con un escavatore e una pala meccanica, le carcasse vengono smassate e coperte di terra. 'E' l'unico modo - hanno spiegato dal comando provinciale dei pompieri - per riuscire a domare il fuoco in tempi relativamente rapidi. Usando acqua e schiumogeni avremmo impiegato almeno altre 36 ore'. Gli stessi vigili del fuoco, in serata, hanno reso noto che l'emergenza, allo stato, è sotto controllo: 'Il vento - spiegano - continua a spingere il fumo e le sostanze inquinanti verso la campagna. Quindi, al momento non sussistono pericoli immediati per le persone. Resta però il problema dell'inquinamento ambientale, che dovrà essere monitorato costantemente'.

Secondo l'assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani, l'incendio 'é a dir poco sospetto, in quanto si è verificato proprio nell'imminenza della rimozione delle carcasse e della bonifica del terreno'. Il deposito, provvisorio, era stato improvvidamente autorizzato diversi anni fa, ma quando il permesso fu revocato, l'azienda che lo aveva allestito era fallita. Quindi non ha più provveduto a rimuovere le carcasse e ad eseguire la bonifica dell'area. 'La competenza - aggiunge Equitani - è cosi passata alla Provincia e al comune di Onano. Ma gli interventi sono rimasti a lungo al palo. Ora che, insieme con l'amministrazione comunale, avevamo ottenuto un finanziamento da 300mila euro dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione Lazio, è divampato l'incendio'.

AGGIORNAMENTO ORE 9,00 (13 MARZO):

Continua l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Viterbo per spegnere completamente il rogo. I pompieri hanno lavorato per tutta la notte e contano di poter terminare le operazioni in giornata, procedendo sempre con la tecnica di ''soffocamento'' delle fiamme interrando gli pneumatici.

''Dopo aver utilizzato sei quintali di schiuma - hanno fatto sapere i vigili del fuoco - l'unica operazione possibile era quella di usare la terra, continuamente bagnata con l'acqua''.

Uno dei principali problemi, però, continua ad essere la nube tossica che è stata generata: ''Il pericolo maggiore - affermano - non deriva tanto dalle fiamme, che sono state domate, quanto dalle sostanze che si sono sprigionate nell'aria. Per questo motivo, si è deciso di operare per tutta la notte, in modo da poter terminare il prima possibile l'intervento di bonifica della zona''.

 

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