ANNO 25 n° 89
Consorzio Biblioteche, la ricetta di Zingaretti per salvarlo
Potrebbe assegnare la cultura, con i relativi fondi, alla Provincia

VITERBO - Consorzio biblioteche, a breve convocato il tavolo regionale per aprire un confronto sul futuro dell’ente. La soluzione dovrebbe arrivare da una restituzione della delega dalla Regione Lazio all’ente di via Saffi. Il problema non riguarda certo solo il capoluogo della Tuscia, ma praticamente molte città italiane. Lo tsunami della riforma Delrio sulle Province ha infatti determinato anche questa situazione di incertezza per quei territori dove il servizio è stato fino a oggi gestito con lo strumento dei consorzi. Il problema è dato dall'uscita della Provincia dal Consorzio, uscita che ha portato via la dote di 500mila euro all'anno.

 

La strada maestra, che circola negli ambienti, è appunto quella di un ritorno della delega dalle Regioni alle Province. Ed è questo l’argomento al centro della discussione dell tavolo che verrà convocato a breve. Il presidente Nicola Zingaretti ha infatti inviato una lettera ai protagonisti del confronto: Consorzio, Provincia e Comune di Viterbo; dove annuncia l’imminente apertura dei lavori.

 

Il ritorno del servizio in mano a Palazzo Gentili dovrebbe mantenere le cose come sono state fino a oggi. Con il Consorzio che potrebbe continuare, grazie al trasferimento di fondi regionali, a svolgere la propria funzione. L’obiettivo di fondo è l’abbattimento dei costi, in modo particolare di quelli legati al capitolo affitti. Il sistema del Consorzio biblioteche è infatti distribuito su due spazi: la struttura della comunale a palazzo Santoro e quella a viale Trento della Anselmo Anselmi. Trovare uno metratura dove riunire il tutto, o quantomeno pensare di spostare l’Anselmi in un luogo di proprietà pubblica è la soluzione auspicata all’abbattimento dei costi.

 

Intanto l’attività del sistema biblioteche procede. Continuano gli incontri, continua l’acquisto di nuovi libri da inserire nel catalogo. Il tutto grazie alle donazioni di privati.




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