ANNO 25 n° 89
''Flaminia e Viterbese, amori miei''
Lillo Puccica, doppio ex (da calciatore e allenatore) gioca per noi
la partitissima di domenica: ''Un pronostico? Calo la doppia: X2''

VITERBO – Sarebbe troppo facile e scontato buttarla sul destino. Ma visto che parliamo di calcio, dove questi riferimenti fanno tanto scena, signora mia, la butteremo proprio sul destino. Rosolino Puccica, poi detto Lillo, nacque il 6 marzo di 55 anni fa a Capranica. Capranica, ridente cittadina sulla Cassia esattamente a metà strada tra Viterbo (distante 24.7 chilometri) e Civita Castellana (da cui la separano 28 chilometri tondi). Che poi Puccica, diventato calciatore come altri suoi concittadini (da Sergio Andreoli a Manlio Morera a David D’Antoni) nella sua carriera abbia giocato sia con la Viterbese sia con il Civita Castellana (allora: Pool Industrie), questo è un primo segno del destino. Contenti? Sorpresi? Soddisfatti? Beccatevi la seconda coincidenza – che poi coincidenza non è – per sciogliervi definitivamente nella melassa: diventato poi allenatore, il suddetto Puccica si è trovato ad allenare sia la Viterbese, sia il Civita Castellana (che nel frattempo aveva mutato nome in Flaminia). Infine, il terzo segno del destino per stramazzare direttamente al suolo, stesi da cotanta magià: domenica, ore 14.30, stadio Madami di Civita Castellana, si gioca Flaminia – Viterbese, il derby.

 

Puccica, lei è l’uomo derby per definizione.

 

''Lo so, lo so: ho giocato per entrambe le squadre, ho allenato entrambe. E domenica, naturalmente, sarò allo stadio’’.

 

Anche perché la sua esperienza alla Pianese (serie D, girone E) è terminata appena qualche giorno fa con l’esonero.

 

''Proprio perché quest’anno ho frequentato un altro girone non conosco benissimo Flaminia e Viterbese, anche se le ho già viste dal vivo in occasione dell’ultimo derby di Coppa Italia, prima di Natale al Rocchi’’.

 

Impressioni?

 

''Sulla Viterbese dico quello che pensano tutti: è una squadra con tante qualità, tanti giocatori, che può vincere il campionato perché per questo è stata allestita. Può vincerlo, sì, anche se in serie D spesso le doti non sono tutto, ci sono altri fattori. Ma credo davvero che per i gialloblu possa essere l’anno buono, se lo meriterebbero tutto’’.

 

Capitolo Flaminia.

 

''Ce l’ho nel cuore, sono affezionatissimo ai rossoblu, del resto li allenavo ino a qualche mese fa, e insieme ci siamo tolti delle soddisfazioni indimenticabili’’.

 

Le famose salvezze impossibili della Flaminia di Puccica.

 

''Già. Anche se quest’anno è diverso: ci sono squadre troppo deboli, con tutto il rispetto. Astrea, Lanusei, Cynthia e Castiads: la classifica sembra già spaccata. Prima invece era un’acerrima battaglia fino all’ultima giornata. Perciò dico che la Flaminia può salvarsi tranquillamente. Anche perché…’’

 

Anche perché?

 

''Ha messo su una bella rosa, e debbo fare i complimenti al presidente Ciappici. Gay, Cardillo, Prandelli, Crescenzo, prima c’era pure Vegnaduzzo: una signora squadra’’.

 

Dice: domenica la Viterbese potrebbe avere qualche problema, coi suoi giocatori tecnici, con il suo gioco in velocità, su un campaccio come il Madami. Conferma?

 

''Confermo che il terreno è impervio, quando allenavo la Flaminia è sempre stato un handicap, io che amo far giocare le mie squadre palla a terra, con l’azione che parte dal portiere. In generale: un campo ridotto male fa comodo a chi deve difendersi, anche se sinceramente non so come giochi quest’anno la Flaminia’’.

 

Il pronostico di Puccica, l’uomo dei mille derby?

 

''Detto che alla Flaminia potrebbe anche far comodo un pareggio, mi gioco la doppia: X2. Con augurio incorporato per la primavera: la Flaminia salva in tranquillità, la Viterbese che torna in Lega Pro’’.




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