ANNO 25 n° 88
Tutto pronto per la terza edizione di Calcatronica
Tre giorni di musica all'interno del suggestivo borgo medioevale

CALCATA - Dal 14 al 16 agosto Calcata ospiterà la terza edizione di Calcatronica - Electronic Music and Culture. Dopo il successo delle due scorse edizioni il piccolo e artistico borgo medioevale a quaranta minuti da Roma sarà di nuovo protagonista di tre giorni di musica e cultura elettronica all’insegna dell’arte e della sperimentazione.

 

Il festival

 

Arte, musica e natura sono le tre direttrici principali del festival dedicato alla ricerca e alla sperimentazione elettronica. Più che guardare a grandi nomi commerciali o a djset riempipista, anche quest’anno lo scopo è quello di dare una vetrina importante alle realtà più interessanti e di qualità che si muovono in questa direzione sparse nella penisola.

 

Nato da un’idea di John B. Arnold (batterista jazz di fama internazionale e musicista elettronico di origini newyorchesi e residente a Calcata) coadiuvato nella direzione artistica dal musicista, produttore e speaker radiofonico Alex Amptek Marenga (Musica Machina, Eclectic, Entropia), dopo il successo di pubblico e addetti ai lavori delle scorse due edizioni Calcatronica torna con diverse sorprese e alcune conferme.

 

Fire at work, D'Arcangelo, Tau Ceti (Enrico Cosimi), Angelina Yershova, Spectrex, Fabio Sestili, Entropia Techno Department, Musica Machina, Nicola Alesini, Silvia Trix, Paolo Zerla, Vera Di Lecce, Kenny Dahl, saranno alcuni dei nomi degli artisti che si esibiranno quest’anno.

 

Calcata e le location del festival

 

Arroccata su uno sperone di tufo, Calcata ha guadagnato fama mondiale grazie alla qualità del lavoro e delle manifestazioni organizzate dalla comunità di artisti intellettuali e bohemien che sin dagli anni Settanta la hanno abitata e fatta rinascere. Immersa nella Valle del Treja e nel paesaggio delle forre (canyon naturali nel tufo), il borgo vanta numerosi insediamenti di origine preistorica e falisca.

 

Quest’anno il festival sarà dislocato in diverse location sparse nel paese e la programmazione partirà dai seminari del pomeriggio, spostandosi per i concerti principali al Teatro alla greca, per poi tornare nelle diverse sale all’interno di grotte tufacee.

 

14 e 15 agosto

 

Teatro alla Greca/main stage

 

Il main stage sarà il suggestivo teatro alla greca di Calcata dove dalle 16 all’una di notte si intervalleranno gli artisti.

 

ll Granarone/sala conferenze

 

Un ex granaio medievale restaurato e curato dall’associazione guidata dall’artista olandese Marijcke van der Maden dove da vent’anni si svolgono attività culturali di vario genere. Qui si svolgeranno le conferenze del pomeriggio e si offrirà l’occasione per chi viene al festival di scambiare esperienze e opinioni sulla musica elettronica con i curatori.

 

Casa Studio Morosin/innesti culturali

 

Suggestiva residenza e studio d’arte dello scultore e pittore Costantino Morosin si sviluppa in parte in un ipogeo di origine preistorica. È galleria d’arte e luogo di innesti culturali, un “ambiente scultura”, con un’acustica del tutto particolare. Qui si alterneranno gli artisti che fanno della contaminazione con altri linguaggi la propria cifra stilistica.

 

La Grotta dei Germogli/dream room

 

Locale storico di Calcata impreziosito dai mosaici del fondatore Pancho Garrison e da interventi di artisti del luogo o di passaggio. Qui saranno l’ambient e i suoni più morbidi a colorare la notte.

 

Natural Bar/techno room

 

In appena un anno di vita il Natural è già diventato meta obbligatoria per il turismo alternativo che arriva a Calcata e per alcuni dei più interessanti musicisti/producer della scena elettronica romana. Una grotta che ricorda l’importante passato di questi luoghi e una programmazione che riflette una particolare attenzione nei confronti dei linguaggi artistici contemporanei con lo sguardo rivolto al futuro. Per Calcatronica sarà qui che andrà in scena la techno più interessante del momento.

 

16 agosto

 

Opera Bosco- Museo di Arte nella Natura/electronic picnic

 

Il terzo e ultimo giorno il festival si trasferirà ad Opera Bosco. Fondato da Anne Demijttenaere - che tuttora lo dirige - e da Costantino Morosin, Opera Bosco ha guadagnato interesse e apprezzamento internazionale per la peculiare idea di un’arte che vive in simbiosi con l’ambiente, concepita e creata con gli stessi materiali naturali del luogo. Qui si svolgerà la festa di chiusura del festival, in un contesto eccezionale sotto diversi punti di vista. Per questi ultimi due luoghi, Jonas Clementoni designer e percussionista, uno degli organizzatori della rassegna e abitualmente curatore degli eventi musicali di Opera Bosco e Casa Studio Morosin, invita i musicisti a relazionarsi con i suoni ambientali della valle di Calcata che, come afferma Costantino Morosin, è una ''ineguagliabile architettura di suoni naturali''.

 

Il teatro all’aperto di Opera Bosco e i freschi ipogei preistorici di Casa Studio Morosin accoglieranno originali proposte ispirate a questa ricchezza di fonti che oltre ai suoni urbani danno ispirazione e forza creativa alla musica elettronica contemporanea




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