ANNO 25 n° 88
Alluvione a Canepina, un paese flagellato da fango e pioggia: si contano i danni
I testimoni: ''Alle 3,30 del mattino sembrava l'Apocalisse'' (FOTO e VIDEO)
20/09/2011 - 04:00

Dodici auto trascinate dalla furia dell’acqua e ammucchiate, una sull’altra, in fondo al Vicolo 1 di via Viterbo; decine tra bar, negozi, garage e scantinati allagati; la chiesa di San Michele Arcangelo sommersa da circa un metro d’acqua; piazzale Sandro Pertini sprofondato; la sede dell’Avis-Aido devastata. E’ questo il primo, sommario e provvisorio bilancio dell’alluvione che, a partire dalle 3,30 della scorsa notte, ha devastato Canepina.

Fortunatamente non ci sono stati feriti, anche perché l’immediato intervento dei carabinieri, mobilitati fin dalle 3 del mattino, ha impedito agli automobilisti in transito di imbattersi contro il fiume di fango e detriti che ha attraversato il paese, e ha favorito l’intervento dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco ai quali, alle prime luci del giorno, si sono uniti quelli della Protezione Civile. I militari, tra l’altro, hanno evacuato un’abitazione al pianoterra che stava per essere completamente sommersa e hanno tratto in salvo due fratelli di 6 e 10 anni.

A metà mattinata, mentre cinque ditte private incaricate dal comune stavano ripulendo le strade del paese dal fango insieme ai vigili del fuoco, sono giunti a Canepina il prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia, Marcello Meroi, l'assessore provinciale ai lavori pubblici Gianmaria Santucci. Nel corso di una riunione in municipio, con il sindaco del paese, Maurizio Palozzi, hanno deciso di costituire una unità di crisi per seguire l'evolversi della situazione finché non sarà tornata alla normalità. Il presidente Meroi, tra l’altro, si è impegnato a sostenere la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale che il sindaco Palozzi ha già avviato.

''Senza un aiuto economico da parte della Regione e dello Stato - ha detto il sindaco Maurizio Palozzi - non riusciremo mai a riparare i guasti. Abbiamo già avviato la procedura per lo stato di calamità - ha aggiunto - anche se i precedenti non ci fanno essere ottimisti. Attendiamo ancora le risposte sia per l'inondazione di due anni fa che per i castagneti dell'anno scorso, quando la produzione è crollata di oltre il 90% proprio a causa del maltempo''.

La tensione e la paura tra gli abitanti di Canepina è tornata altissima intorno alle 13,30, quanto le condizioni del tempo, rimasto sereno per tutta la mattinata, sono improvvisamente peggiorate. Per circa mezzora, sul paese è abbattuta una violenta grandinata, seguita da una pioggia insistente. Ma fortunatamente è cessata dopo un’altra mezzora.

I DANNI

Allo stato è impossibile quantificare i danni causati dall’alluvione anche se è ragionevolmente prevedibile che ammontino a diverse centinaia di migliaia di euro.

In vari garage allagati erano conservate le nocciole raccolte nei giorni scorsi, in attesa di essere vendute e ora praticamente inservibili. Oltre alle auto trascinate via dalla piena e distrutte, altre sono state danneggiate dall’acqua che le ha sommerse.

Gravemente danneggiata anche la seicentesca chiesa di San Michele Arcangelo. Per tutta la giornata, un gruppo di volontari, tra i quali molte donne, hanno aiutato il parroco don Mario Zanassi a liberarla, dopo aver portare all'esterno tutti i banchi, i confessionali e gli altri arredi.

Solo i danni subiti dalla sede dell’Avis, allestita in uno scantinato sotto la chiesa, superano i 50mila euro. Sono infatti andati irreparabilmente perduti le poltrone dei prelievi, i computer, i frigoriferi e tutte le suppellettili.

Pesantissima al situazione in piazzale Sandro Pertini, nel punto più bassa del paese, che è stata praticamente tagliata in un due da una fenditura, all'inizio di pochi centimetri e che con il passare del tempo ha raggiunto circa un metro di larghezza. Contemporaneamente, la parte a valle è sprofondata .

L'area è stata transennata ed è tenuta sotto stretta osservazione dai tecnici comunali. Se il cedimento dovesse proseguire e finisse per ostruire le coperture in cui scorrono i fossi, si potrebbe creare una sorta di diga che impedirebbe ai torrenti di proseguire la corsa nel loro alveo, e causando un disastro maggiore di quello provocato dall'alluvione.

EVACUATA ABITAZIONE CON DUE FRATELLINI

Cittadini di Canepina in preda al panico per un fiume di fango che con violenza ha trascinato detriti ed automobili lungo la Canepinese fino a formare un ammasso di lamiere, legno e fango in via Viterbo vicolo 1.

Tanti gli interventi dei Carabinieri in aiuto dei cittadini alle prese con case e magazzini allagati.

In Via Viterbo è stata evacuata un'abitazione a pian terreno che si stava allagando e sono stati tratti in salvo due fratelli di 6 e 10 anni.

Numerose le richieste di intervento giunte a partire dalle 3 della scorsa notte alla Centrale Operativa 112 del Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo.

Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di bloccare le strade ed impedire ai mezzi in transito di imbattersi contro la corrente di fango che attraversava il paese e favorire così l’intervento dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco.

Segnalazioni per disagi legati al maltempo in tutta la Provincia, in particolare i Carabinieri sono intervenuti per allagamenti anche nel comune di Soriano nel Cimino e a Vetralla, dove in località Cura, un albero abbattuto dal forte vento aveva bloccato la strada Carcarelle.

MALTEMPO, DANNI ANCHE A BOLSENA E ACQUAPENDENTE

Il maltempo di ieri notte ha colpito anche Bolsena: il viale alberato che conduce al porto, via Cadorna, è stato chiuso al traffico ieri mattina per gli alberi franati sul manto stradale.

Si tratta di alberi di grosse dimensioni che hanno reso impraticabile il passaggio delle autovetture per gran parte della giornata.

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