ANNO 25 n° 107
Autogestione, prima notte a scuola per gli studenti
24/11/2012 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO - E' iniziata la prima notte di occupazione per gli studenti viterbesi. E così si andrà avanti almeno fino a domenica. Gli studenti hanno deciso di far sentire la loro voce: non hanno digerito il ddl Aprea (quello che permette l’entrata dei privati nei consigli d’istituto) e lo ritengono incostituzionale; non hanno accettato di essere identificati come “schizzinosi” dal ministro del welfare Fornero. Hanno deciso di prendere in mano la situazione a Viterbo come nel resto del paese.

La scuola apripista nella Tuscia è stato l’Isis Dalla Chiesa di Montefiascone; poi come un effetto domino il Midossi di Civita Castellana quindi le scuole del capoluogo ad eccezione dell’istituto tecnico industriale Leonardo da Vinci. Una protesta pacifica che si unisce a quella dei professori che hanno bloccato le attività extracurricolari (dai progetti, alle commissioni, ai viaggi di istruzione). Una protesta “bipartisan” che vede uniti studenti e docenti. Entrambi chiedono che la scuola torni a guardare ai bisogni degli studenti e torni ad essere un luogo di formazione e crescita.

E mentre la maggior la maggior parte delle scuole sono occupate, gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale ‘’Paolo Savi’’, grazie all’ok di tutti i docenti e della preside, stanno mettendo in piedi l’autogestione che partirà da martedì prossimo.

Un vero e proprio laboratorio culturale, quello che i ragazzi pianificheranno fino a lunedì: laboratori sportivi, di fotografia e musica, dibattiti per informare gli studenti sulle motivazioni della protesta, visione di film e lezioni concordate con i docenti.

‘’Questo tipo di protesta – hanno spiegato gli studenti – è stata possibile grazie alla disponibilità e all’appoggio della preside del nostro istituto. Per questo motivo – proseguono – fino a lunedì lavoreremo per stilare un vario programma che potrà tenere occupati tutti gli studenti durante le ore della giornata’’.

Il punto fondamentale su cui è basata l’autogestione del Savi, infatti, è che la stessa non deve essere una perdita di tempo ma un confronto equo e costruttivo tra studenti e docenti.

Da lunedì, invece, entreranno in autogestione gli studenti dell'Ipsia 'F.  Orioli' collegata di Tuscania insieme ai ragazzi dell'Orioli di Viterbo.

''Siamo preoccupati per il futuro della scuola e quindi per il nostro futuro - dichiarano gli studenti -. Le manovre economiche e strutturali del governo stanno impoverendo la possibilità per noi di avere istruzione e formazione competitiva dalla scuola pubblica''.

 

 

 

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