ANNO 25 n° 88
Ceramica all'amianto, aperta inchiesta
Indagini della Procura sulla fornitura e sull'utilizzo del minerale contaminato br>In corso ulteriori accertamenti nel Laboratorio d'igiene industriale della Asl
18/06/2015 - 09:56

CIVITA CASTELLANA - Amianto nell'impasto ceramico dei sanitari: aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica di Viterbo. L'attenzione della magistratura, secondo quanto si è appreso, sarebbe concentrata su vari aspetti, tra cui la consapevolezza delle aziende fornitrici circa la presenza della pericolosissima sostanza nel feldspato, una componente dell'impasto ceramico, estratto in Sardegna.

 

La Procura sarebbe in attesa degli esiti dei nuovi accertamenti in corso presso il Laboratorio d'igiene industriale della Asl per valutare eventuali provvedimenti sia nei confronti dell'azienda (o delle aziende) che hanno estratto e fornito il feldspato contaminato dall'amianto, sia delle imprese che producono l'impasto per le fabbriche ceramiche di Civita Castellana. Anche se alcuni marchi realizzano in proprio alcuni parti o l’intero impasto.

 

L'allarme amianto non riguarda il prodotto finito, poiché i sanitari sono cotti nei forni a circa 1100 gradi, una temperatura che causa la cosiddetta vetrificazione e quindi la neutralizzazione del rischio che le particelle d'amianto possano disperdersi nell'aria ed essere inalate. Il problema potrebbe riguardare gli operai che entrano in contatto con il feldspato nelle fasi precedenti alla cottura: dalla preparazione degli impasti alla colatura negli stampi.

 

Per questo motivo, l'altro ieri, la Asl ha convocato i responsabili delle aziende del distretto e i sindacati comunicando loro che è stata riscontrata una contaminazione di amianto nel feldsfato. L'azienda sanitaria ha inoltre avviato approfondimenti su altri componenti degli impasti. Intanto ha disposto lo stop immediato all'utilizzo del minerale contaminato e lo smaltimento delle eventuali riserve in discariche autorizzate. Intanto, in Sardegna, è stata già fermata l'estrazione del minerale contaminato e sarebbe già in corso la bonifica dell'impianto.

 

L'allarme amianto, scattato improvvisamente e in modo del tutto inaspettato, ha suscitato una forte preoccupazione tra i titolari delle aziende, da anni alle prese con una crisi del settore senza precedenti, e dei sindacati, che temono ripercussioni a livello occupazionale, in una realtà che ha già visto evaporare migliaia di posti di lavoro e il ricorso a milioni di ore di cassa integrazione.

 

Entro la settimana in corso è previsto un vertice tra i responsabili del Laboratorio d’igiene industriale della Asl e gli inquirenti per fare il punto sullo stato degli accertamenti. Dopodiché, il magistrato titolare del fascicolo valuterà eventuali provvedimenti da adottare.




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