ANNO 25 n° 88
Di Luisa si arrende all'ottavo round, titolo dell'Unione Europea a Rebrasse (foto)
24/11/2012 - 00:35

di Domenico Savino

VITERBO -  E' maledetto il titolo dell’Unione Europea per Andrea Di Luisa. Il pugile viterbese d’adozione fallisce anche il secondo tentativo dopo la sconfitta contro Ndiaye a Pontedera. Al Palamalè trionfa (e lo riconosce anche Di Luisa) il parigino di Saint Denis Christopher Rebrasse allenato da Laurent Boucher.

Di Luisa si è arreso all’inizio dell’ottavo round per decisione dell’angolo, anche se il pugile era in vantaggio di due punti. A tradire il campione una vertebra che fa le bizze, un colpo al collo subito alla terza ripresa che gli impedisce di essere sciolto e Rebrasse che prende coraggio. Le braccia lunghe del francese diventano leve enormi che Di Luisa sofferente non riesce ad arginare. Al termine dell’incontro Di Luisa ammette la sconfitta e fa i complimenti all’avversario.

Che il match di Andrea Di Luisa fosse nato sotto una luna storta si era capito sin dopo le operazioni di pesa: infatti al termine della pesata Rosanna Conti Cavini, l’organizzatrice della manifestazione e manager di Andrea, ha accusato un malore ed è stata tenuta in osservazione all’ospedale di Belcolle: la tac ha escluso ulteriori complicazioni. Di Luisa voleva regalare la cintura anche alla donna che ne cura l’immagine, ma non ci è riuscito.

Rebrasse ne ha controllato la sfuriata nei primi round in cui ha gestito il match sapendo incassare bene i colpi che ferrava. Il pubblico ha più volte incitato Di Luisa soprattutto nella prima parte in cui il pugile che la Tuscia ha adottato ha mostrato la sua parte migliore: si faceva strada con il sinistro per poi colpire l’avversario con il destro. Ed infatti fino alla terza ripresa la boxe di Di Luisa è sembrata più pungente: in alcuni momenti sfidava anche l’avversario.

Poi il colpo al collo e il dolore ad una vertebra che ne inizia ad inficiare la resa. Sale in cattedra Rebrasse che capisce il momento di difficoltà del suo avversario e lo colpisce ripetutamente. Quindi la decisone dell’angolo di Di Luisa di gettare la spugna all’inizio dell’ottavo round poco dopo la fine del settimo in cui il francese aveva fatto molto meglio.

Di Luisa è stato comunque incitato per tutta la durata del match dal pubblico del Palamalè che ha affollato i gradoni del palazzetto di via Monti Cimini e ha coperto di calore ed affetto il pugile. In 1300 hanno urlato a più riprese il suo nomee nelle fasi concitate sembrava che la spinta degli appassionati aiutasse Di Luisa. C'erano anche i militari della Scuola allievi marescialli dell'Esercito, colleghi di Di Luisa, caporal maggiore che presta servizio presso la storica caserma alle porta della città.

Affollato il bordo ring a cominciare dal sindaco di Viterbo Giulio Marini, dall'assessore comunale Luigi Buzzi e provinciale Paolo Bianchini, dal presidente del Coni Livio Treta.

Il match tra Di Luisa e Rebrasse è stato anticipato da tre sottoclou. Il primo è finito in parità tra due giovani atleti della Tuscia: Islam Hassab della palestra Dama Boxe di Orte e Mirko Citrini della palestra Jacopucci di Tarquinia. Poi è stata la volta di Mantegna contro Ardito (entrambi pesi piuma) con la vittoria di quest’ultimo assistito dallo staff Conti Cavini; quindi il match tra pesi Welter al meglio di sei round tra Nicchi e Santoro con il primo che vince il per ko tecnico (Santoro si è voltato per due volte facendo capire che non ne aveva più).

Sevizio fotografico di Alessandra Pinna

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