ANNO 25 n° 117
Droga nella scrivania della caserma: si aggrava la posizione di Benfante
Nuovi particolari dalle perquisizioni
24/08/2011 - 17:28

Sempre più complesso il quadro accusatorio nei confronti del comandante della stazione dei carabinieri di Grotte di Castro, Angelo Benfante, arrestato la scorsa settimana per la coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti insieme al fratello Enzo.

Gli inquirenti, infatti, nel corso di una perquisizione all'interno dell'ufficio del carabiniere, avrebbero trovato in un cassetto della sua scrivania delle piccole dosi di cocaina, hashish ed eroina.

Si ipotizza ora che quella droga sia un residuo di alcuni sequestri effettuati in passato. Benfante ne avrebbe anche stilato i verbali di distruzione delle dosi sequestrate.

Il militare  durante l'interrogatorio davanti al gip Franca Marinelli si era difeso sostenendo di aver prestato al fratello il sottotetto dell'abitazione di servizio, all'interno della caserma di Grotte di Castro, per svolgere attività connesse al suo mestiere di dj, in quanto è un locale perfettamente insonorizzato, quindi ideale per registrare musica. Ha aggiunto di aver scoperto solo pochi giorni prima che il fratello ci aveva allestito una piantagione di marijuana. Mentre si stava tormentando per decidere come uscire e, soprattutto, se denunciare o meno il fratello, c'è stato il blitz dei suoi colleghi, il sequestro della piante di canapa indica e gli arresti del fratello e suo.

Il comandante della stazione dei carabinieri di Grotte di Castro è tuttora detenuto nel carcere di Mammagialla.




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