ANNO 25 n° 111
Giornalista de La7 aggredita a Tarquinia
Era collegata in diretta con lo studio di ''In Onda'' per un servizio dal luna park
dove è stato allestito un inquietante tirassegno ribattezzato ''Spara al politico''
14/08/2015 - 09:40

TARQUINIA – Attimi di tensione e paura per l’incolumità della giornalista de La7 Sara Giudice, aggredita in diretta ieri sera a Tarquinia durante la trasmissione In Onda, condotta da David Parenzo e Tommaso Labate. La giornalista stava realizzando un servizio dal tirassegno del luna park in cui, anziché alle lattine, si spara a pupazzi con le sembianze di politici italiani. Del resto, il titolo dell’attrazione è tutto un programma: ''Spara al politico''.

 

Intorno alle 21,30, mentre Sara Giudice era collegata in diretta con lo studio, dove si commentava il singolare e anche un po’ inquietante tirassegno, alcuni uomini e donne, le hanno strappato il microfono dalle mani e hanno strattonato lei e il cameraman, oscurando con le mani la telecamera.

 

I conduttori David Parenzo e Tommaso Labate, visibilmente allarmati, hanno gridato ''vattene Sarà'', poi hanno interrotto il collegamento e chiesto l’intervento della polizia.

 

Al termine della diretta, Tommaso Labate, uno dei conduttori de In Onda, ha pubblicato un post su Facebook: ''Ho appena parlato al telefono con la nostra Sara Giudice – ha scritto – sta bene, è al sicuro e questa è ciò che conta''. Poi è stata la stessa giornalista a scrivere sul suo profilo Facebook: ''Sto bene grazie a tutti, continuiamo ad andare avanti e raccontare i fatti senza paura, nonostante le minacce e le aggressioni, ancora più di prima''.

 

Le forze dell’ordine, secondo quanto si è appreso, avrebbero identificato gli autori dell’aggressione, avvenuta in uno spazio pubblico. Sarebbero i titolari del tirassegno e di altri chioschi. Nei loro confronti è stata presentata una denuncia per danneggiamento dalla troupe de La7.

 

Sara Giudice era stata anche candidata alle elezioni comunali di Milano 2011 tra le fila del Pdl, ed era soprannominata all'interno del partito 'l'anti Minetti'. Sulla pagina Facebook della giornalista stanno cominciando ad arrivare parole di solidarietà nei suoi confronti e di condanna per l’aggressione.

 

Poco dopo, la stessa Sarà Giudice ha ricostruito l'accaduto a ilfattoquotidiano.it. E' così emerso le le minacce sono continuate anche dopo L'arrivo della Polizia. ''Mi hanno detto 'se fai denuncia ti seguiamo fino a casa’ – ha raccontato la giornalista – e io ho tutta l'intenzione di denunciare''. Una frase ripetuta più volte per tentare di dissuadere la cronista:

 

''Mi hanno urtato e spintonato, ma non sono tanto le mani addosso che mi spaventano, anche mentre stiamo parlando continuano a minacciarmi. Ci hanno portato via un microfono, è una rapina - ha concluso - e io li denuncio''.




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