VITERBO - I 25 milioni di euro necessari per fronteggiare l'emergenza arsenico nel Lazio sarebbero già stati messi in bilancio dalla Regione nel 2005/2006. E' quanto averebbe scoperto la Procura della Repubblica di Viterbo, che ha aperto un'indagine, coordinata dal pubblico ministero Massimiliano Siddi, dopo una serie di esposti presentati da vari cittadini e associazioni.
Di quei soldi, però, negli anni se ne sono perse completamente le tracce, tanto che lo scorso anno è stato necessario dirottare i fondi stanziati per la depurazione delle acque nere sul capitolo dearsenificatori.
Ora la Procura di Viterbo vuole far luce su quanto è accaduto: se realmente quei 25 milioni siano stati messi in disponibilità e che fine abbiano fatto.