ANNO 25 n° 111
Il Comune di Farnese chiede lo stato di
calamità naturale
13/11/2012 - 18:07

VITERBO - ''L’Amministrazione comunale, non potendo assolutamente mettere in campo nuove risorse, a causa del momento conclusivo del bilancio e dei recenti tagli imposti dalla spending rewiev, chiede lo stato di calamità naturale per vedersi riconosciuti i danni causati dall’ondata di maltempo sia ai beni pubblici che privati”.

Lo annuncia il sindaco di Farnese Alessandro Santi dopo la verifica dello stato in cui versa il comune investito dall’ondata di maltempo che ha interessato la provincia di Viterbo.

“Le copiose precipitazioni delle ultime 48 ore – spiega il sindaco - hanno messo in ginocchio il nostro comune colpito da nuove calamità di ampia portata soprattutto nelle aree rurali oltre che urbane. Molteplici sopralluoghi e relazioni tecniche hanno evidenziato danni plurimi che vanno dall’apertura di voragini nel parcheggio di Via del Bottino, all’inutilizzabilità dei locali posti al piano terra della Riserva naturale del Lamone, gran parte del parco macchine compromesso, frane, smottamenti e così via. Uno smottamento ha interessato anche “la Faggeta”, una delle sorgenti che alimentano l’acquedotto comunale, dove si sta organizzando un celere intervento”.

Già nella notte del 12 ottobre il comune era stato duramente colpito da un violento nubifragio che ha provocato ingenti danni al patrimonio comunale. E di questo primo evento sono stati immediatamente informati gli enti preposti quali la Direzione regionale infrastrutture, Area Genio civile di Viterbo, Direzione regionale Ambiente, Direzione regionale Agricoltura, Consorzio di bonifica della Maremma Etrusca.

“Ringrazio i volontari - conclude il sindaco - che sono immediatamente intervenuti e il gruppo di Protezione civile che come sempre hanno dato il loro contributo per un pronto intervento in una situazione di emegenza”.




Facebook Twitter Rss