ANNO 25 n° 115
Incontro-dibattito sulle centrali
a biogas e a biomasse
Se ne parla sabato 13 aprile alle ore 16,30 con medici ed esperti ambientali
10/04/2013 - 11:57

VITERBO - Centrale a biogas a Orte, bene necessario o ecotruffa? Se ne parla in un incontro-dibattito con esperti del settore ambientale, fissato per sabato prossimo, 13 aprile, alle 16:30, a Vasanello (Comune che ospita e patrocina) presso il cinema Albertone di via S. Maria 21.

Il convegno dal titolo 'Centrali a biogas e a biomasse: scelta ecologica o ecotruffa?' è organizzato dal Comitato Terrabella, movimento spontaneo nato dall'iniziativa di alcuni cittadini di Orte e Vasanello che hanno avanzato un'azione legale per dire no alla centrale a biogas in via di costruzione in località Piani di Terrabella, Orte.

“Lavoriamo per dimostrare come il biogas non sia una soluzione ecosostenibile, compatibile con la salute e con un'agricoltura biologica” sostengono i membri del comitato “quanto piuttosto un'industria chiamata ad arricchire gli investitori ai danni del territorio e del buon vivere”. “Gli interventi saranno affidati a medici ed esperti ambientali e tutta la cittadinanza è chiamata ad ascoltare e a documentarsi su questa forma di energia che viene considerata pulita e che invece produce molti danni” aggiunge l’organizzazione.

Alessandro Pizzi, professore di matematica e fisica nei licei scientifici, già sindaco di Soriano nel Cimino esporrà l’intervento dal titolo: “Altre centrali sono necessarie? Necessario è il risparmio e l'uso appropriato dell'energia, per la difesa della biosfera e dei diritti di tutti gli esseri viventi”.

A seguire Antonella Litta, medico di medicina generale a Nepi con specializzazione in reumatologia, con: 'Criticità ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio'. Mauro Mocci, medico Isde (Associazione italiana medici per l’ambiente), da sempre impegnato nella tutela e salvaguardia dell’ecosistema, chiuderà le relazioni con: “Digestori anaerobici e produzione di energia elettrica, rischi per l'ambiente e la salute. Le possibili alternative”.

“La potenza elettrica installata in Italia è il doppio rispetto a quella utilizzata, quindi tutta questa necessità di costruire nuove centrali non c'è”, afferma Pizzi.

La dottoressa Litta sottolinea invece: “Aggiungere inquinanti in un territorio sottoposto ad arsenico nell'acqua e radon nell'aria, aumenterà sensibilmente l'incidenza di malattie nella popolazione”. “Le centrali a biogas sono pericolose sia per le emissioni inquinanti in atmosfera, sia per la contaminazione dei suoli e delle falde acquifere; ci sono altre possibili scelte per una corretta gestione dei rifiuti”, aggiunge Mocci.

Invitata al convegno tutta la giunta del Comune di Orte e la Agritirol, la società che sta costruendo la centrale.

 




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