ANNO 25 n° 110
Ischia di castro - Due fratelli disabili vivono da anni in assoluta povertà
Non hanno né corrente elettrica né riscaldamento nella loro abitazione
29/12/2011 - 04:00

VITERBO – Da circa un anno vivono in completo stato di abbandono, senza riscaldamento e senza corrente elettrica. Si nutrono con quel che viene offerto loro da alcuni amici e vicini di casa. Vittime dell’ennesima storia di povertà, solitudine ed emarginazione due fratelli residenti a Ischia di Castro, tra i 35 e i 40 anni di età, entrambi con disagio psichico.

Uno dei due, il più grande, è disoccupato da anni, l’altro, pur lavorando, non riceve lo stipendio da tempo a causa della crisi dell’azienda. Senza quel sostentamento non sono più in grado di affrontare la quotidianità. E nessuno, tranne qualche persona di buona volontà, si sta facendo carico della loro triste situazione. Tanto meno il Comune e i servizi sociali.

La situazione dei due fratelli è precipitata dopo la morte dei genitori, avvenuta alcuni anni addietro. Da allora, ad occuparsi di loro sono stati solo due amici che tentano, come possono di aiutarli a superare le difficoltà quotidiane, peraltro sempre crescenti.

E sono proprio, gli amici, che ora hanno deciso di rompere il muro di silenzio che avvolge la drammatica situazione dei due disabili e chiedere con forza l’immediato intervento delle istituzioni locali.

“Facciamo del tutto - dice uno dei due - per aiutarli e alleviare la loro situazione. Attraverso collette fra i vicini mettiamo insieme i soldi per comprargli da mangiare o per pagare le bollette. Con l’Enel – aggiunge – non siamo però arrivati in tempo, tanto che gli è stata staccata la corrente elettrica per morosità. Finora – sottolinea-, grazie alla generosità di alcuni cittadini, siamo riusciti a garantire loro la sopravvivenza, ma non si può più andare avanti così. Chiediamo un intervento forte da parte dell’amministrazione comunale o delle strutture competenti, in primo luogo dell’assistenza sociale, perché è intollerabile che alla fine del 2011 ci siano ancora situazioni di così forte disagio”.

Secondo un altro loro amico, a volte i due fratelli non riescono nemmeno a pagare il piccolo canone della casa popolare in cui abitato. Quello dei due che ha ancora un lavoro, sebbene non riceva lo stipendio da mesi, non può più usare l’auto per raggiungere l’azienda perché non ha i soldi per il carburante. “Uno dei due - racconta - passa mesi senza uscire di casa”.

Infine un nuovo accorato appello alle istituzioni. “Non possiamo più essere solamente noi cittadini ad aiutarli, anche perché il periodo che stiamo attraversando è difficile per tutti. Per questo motivo chiediamo che chi di competenza di intervenire al più presto”.

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