ANNO 25 n° 110
Isis ''Dalla Chiesa'', occupazione fino a domenica. Presidi anche a Viterbo
Gli studenti: ''Vogliamo edifici sicuri e più finanziamenti per l'istruzione''
23/11/2012 - 04:00

AGGIORNAMENTO ORE 9,00 (23 NOVEMBRE):

Occupazione e proclamazione dello stato di ''autogestione'' anche in tutti gli istituti superiori di Viterbo, fatta eccezione per l'Itis ''Leonardo da Vinci''.

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di Lia Saraca

VITERBO - Stop al progetto di legge Aprea, che ha già incassato il via libera alla Camera, prima che giunga in Senato, stop ai tagli all’istruzione e alla scuola pubblica, ai finanziamenti alle scuole private, all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico scolastico. Ma stop anche ai problemi di sicurezza presenti nell' Istituto, in particolare all’inagibilità delle passerelle esterne che collegano i piani della scuola all’esterno e la messa in sicurezza della palestra in modo da svolgere le assemblee senza spezzare il biennio con il triennio.

Sono queste, tutte queste, in sintesi, le motivazioni principali che stanno alla base dell’occupazione studentesca dell’Isis Dalla Chiesa di Montefiascone. Da mercoledì scorso gli studenti hanno bloccato le lezioni scolastiche occupando per 24 ore consecutive gli ambienti scolastici: corridoi, aule, atrio, palestra e spazi esterni.

''Una decisione maturata sulla scia della mobilitazione nazionale del 14 novembre scorso – afferma il portavoce degli studenti - e sul fatto che l’82 per cento delle scuole italiane sono occupate. Abbiano deciso di unirci alla mobilitazione in modo pacifico e costruttivo, vivendo la protesta all’interno della scuola. Oltre al comitato d’occupazione, c’è quello per la sicurezza e per l’organizzazione dei pasti''.

Si tratta di un’occupazione autogestita dagli studenti stessi che hanno aderito in massa all’iniziativa e che durerà fino a domenica prossima, poi da lunedì riprenderanno le lezioni.

''Per non interrompere il servizio pubblico – spiega ancora il portavoce degli studenti – non impediamo l’accesso ai professori, alla preside e al personale scolastico. La mattina si svolgono le lezioni alternative, concordate con i docenti, mentre nel pomeriggio gli studenti partecipano ai laboratori di musica, teatro, cineforum e tornei organizzati dal comitato d’occupazione. Ci sono aule a diposizione anche per lo studio individuale. Poi durante il giorno si svolgono almeno due assemblee per l’aggiornamento sulla situazione nazionale e sullo stato dell’occupazione''.

Altro tema al centro della protesta è il mancato funzionamento della ''Carta Studio'', un progetto che doveva garantire allo studente numerose agevolazioni e che, invece, “non vengono applicate – puntializzano i ragazzi – come ad esempio l’ingresso al cinema che prevede uno sconto la mattina quando noi studenti siamo a scuola''.

Ma alla base dell’occupazione della scuola c’è una questione definita dal rappresentante degli studenti come ''uno degli obiettivi fondamentali. I cortei o le manifestazioni di piazza -dice - non hanno l’elemento che caratterizza la nostra scelta: quella di vivere la scuola come un luogo di partecipazione, di incontro e convivenza tra studenti. Per questo, a nostro avviso, non è pensabile uscire dalla crisi tagliando il futuro della scuola pubblica''.

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