ANNO 25 n° 111
Legambiente: ''141 campioni fuori norma nella Tuscia''
In scadenza anche la proroga per il fluoro nei 60 comuni
28/12/2012 - 11:37

VITERBO - Il 31 dicembre 2012 scadono tutte le possibilità di ulteriori proroghe per le deroghe ai parametri delle acque potabili, mancano davvero pochi giorni per riportare tutti i valori delle sostanze previste al di sotto dei valori stabiliti dalla legge. L’unica regione che non riuscirà a ripristinare i valori, in particolare per l’arsenico, entro la scadenza è il Lazio.

La conseguenza è che dal 1 gennaio 2013 per i cittadini dei comuni coinvolti verranno applicate pesanti ordinanze che limiteranno l’uso dell’acqua potabile: oltre il divieto a berla, utilizzarla per lavarsi i denti o per l’industria alimentare anche la limitazione per altri usi come il lavaggio degli indumenti o stoviglie. Il tutto fino a quando non si faranno gli interventi necessari per abbattere le concentrazioni di arsenico, come riporta la nota pubblicata in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità.

''Le deroghe, inizialmente previste solo come misura transitoria, sono diventate purtroppo un espediente per non fare i necessari interventi di potabilizzazione -afferma Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente -. Dopo dieci anni dall’entrata in vigore della legge e a due dalla bocciatura dell'Unione Europea, in diverse regioni il problema è stato risolto, l’unica inadempiente è il Lazio.Al momento la Regione stessa prevede altri due anni per gli interventi, inutile dire però che i tempi devono essere molto più rapidi per garantire un’acqua buona e di qualità che esca dai rubinetto di casa''.

Se fossero confermati i valori delle ultime analisi dell'Arpa Lazio, aggiornate al dicembre 2012, secondo le elaborazioni di Legambiente in 43 Comuni dell'Ato 1 di Viterbo, sarebbero ben centoquarantuno i campioni che risulterebbero fuori norma per l'arsenico dal prossimo 1 gennaio 2013 e ben 48 i campioni fuori norma per i floruori.

La Regione Lazio aveva richiesto ed ottenuto dalla Comunità Europea provvedimenti di deroga per il triennio 2010-2012 per una popolazione che, allo stato della richiesta, per l’arsenico interessava 788.312 abitanti in 86 comuni, afferenti alla provincia di Viterbo (294.306 abitanti, 54 comuni), Latina (283.642, 9 comuni) e Roma (210.364, 23 comuni).

Gli elementi forniti dalla Regione Lazio, inoltre, riportano anche che al primo gennaio 2013 diverse captazioni idropotabili non saranno conformi per il parametro fluoro: le non conformità riguarderanno acque in cui le concentrazioni da trattare sono comprese tra 1,55 e 2,5 milligrammi/litro, ed i lavori per il rientro in conformità si concluderanno progressivamente entro dicembre 2014.

La deroga per il fluoro riguardava 461.539 abitanti totali in 78 comuni, in provincia di Viterbo (315.523 abitanti, 60 comuni), Latina (1.000, 1 comune) e Roma (145.016, 17 comuni).

''Chiediamo che siano date subito informazioni alle persone e alle associazioni, e un piano immediato per garantire almeno l'accesso ai 5/6 litri di acqua al giorno per abitante che l'Istituto Superiore di Sanità fissa come limite adeguato di approvvigionamento – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio –. Queste sono azioni per le quali serve un impegno immediato anche da parte di chi si candida a governare la Regione, trasparenza e legalità devono concretizzarsi in interventi per i cittadini, a partire dall'acqua che è un bene comune fondamentale, senza il quale non si può vivere''.



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