ANNO 25 n° 88
Liceo sportivo, i sindacati si spaccano
Cgil, Cisl e Snals incassano l'appoggio dei presidi e isolano la Uil
30/11/2013 - 04:01

VITERBO – Da una parte Cgil, Cisl e Snals, dall’altra la Uil. I sindacati di Viterbo si dividono sul Liceo sportivo, una scuola di nuova istituzione, l’unica sezione in provincia di Viterbo che dovrà nascere il prossimo anno tra le cento previste in tutta Italia.

Il Piano di dimensionamento provinciale, deliberato dal comitato tecnico di Palazzo Gentili, ha proposto che la sezione della Tuscia dovrà essere istituita al liceo scientifico ‘’Paolo Ruffini’’ di Viterbo. Una decisione, quella del comitato tecnico, corretta in parte in sede di approvazione del Consiglio provinciale con un’aggiunta in extremis in cui si raccomanda di considerare che, qualora si dovessero creare le condizioni, il Liceo sportivo venga aperto anche presso il ‘’Fabio Besta’’ di Orte. La solita politica del ‘’ma anche’’, forse per non scontentare nessuno.

L’ultima parola spetterà alla Regione Lazio.

Intanto, in attesa che La Pisana si esprima sull’argomento, è scoppiata la polemica, a suon di comunicati e di documenti, tra la Uil che avrebbe preferito far nascere la sezione del nuovo Liceo sportivo a Vetralla o a Orte, e gli altri sindacati che difendono la scelta del ‘’Ruffini’’ di Viterbo.

Ad aprire i fuochi il segretario provinciale della Uil, Tonino Longo, che a più riprese ha criticato la scelta e, neanche troppo velatamente, il comitato tecnico della Provincia. Sull’argomento ha cercato poi di coinvolgere il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Daniele Peroni, chiedendo di esprimersi sull’argomento nel corso di un’intervista caricata su Youtube.

Dall’altra parta, invece, è proprio di queste ore, un documento unitario dei sindacati scuola di Cgil, Cisl e Snals, dell’Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola) e del coordinamento dei dirigenti scolastici, i quali, prima di tutto, ritengono ‘’incomprensibile che un lavoro lungo, faticoso e difficile quale quello operato dalla commissione venga smantellato dal livello politico con decisioni di cui non si comprendono le ragioni’’.

Poi la principale motivazione a difesa della scelta di istituire la sezione al ‘’Ruffini’’: ‘’Posto l'unicità di un Liceo Sportivo per Provincia - si legge infatti nel documento -posto che le nostre decisioni non sono contro qualcuno ma per qualcosa; posto che l'interesse maggiore è di tutelare la possibilità di un qualsiasi studente della provincia di poter frequentare questo Liceo, il criterio della facile raggiungibilità ci è parso il più opportuno da considerare. Qualsiasi altra localizzazione avrebbe comportato tempi di percorrenza molto distanti per gli studenti’’.

Quindi Giuseppe di Russo (Cgil), Brunella Marconi (Cisl), Antonio La Monica (Snals), M. Antonietta Bentivegna (Anp) e Maria Patrizia Gaddi (coordinamento Ds) formulano altre due proposte: lo spostamento del corso serale di Sistemi formativi aziendali, riportandolo dall' Orioli al ‘’P. Savi’’ di Viterbo e lo postamento dell’istituto professionale Ipsia di Tuscania da ‘’Orioli’’ a IIS ‘’Canonica’’di Vetralla.

Il documento, oltre che alle istituzioni viterbesi, è stato inviato anche al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’assessore Massimiliano Smeriglio, al direttore generale Ufficio scolastico regionale Maddalena Novelli, al presidente della commissione regionale Cultura e Istruzione Eugenio Patanè e ai consiglieri regionali Silvia Blasi, Enrico Panunzi, Daniele Sabatini, Riccardo Valentini.

Due posizioni distinte e distanti, destinate con tutta probabilità ad alimentare ancora prese di posizione, iniziative e polemiche.

Dietro la facciata pare giochino un ruolo considerevole anche alcune dinamiche politiche che attraversano trasversalmente il mondo sindacale viterbese. La partita più aspra si giocherebbe all’interno del Pd, e forse non è un caso che la spaccatura sia giunta proprio nella fase congressuale e alla vigilia delle primarie. Alcune delle posizioni più aspre, secondo i rumors, risalirebbero proprio a vicende elettorali più o meno antiche, quando il mondo sindacale viterbese si sarebbe confrontato a brutto muso per ‘’pesare’’ la sua forza anche in politica.

Ve bene – dicono invece i più spiritosi - che si possa passare da Viva Viterbo a Viva Orte, va bene anche che Viva Fioroni possa coincidere con Viva Cuperlo, ma l’importante è che di questo passo non si arrivi da Viva la Scuola a Viva la Squola.




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