ANNO 25 n° 89
Mauro Mazzola è il nuovo presidente
Il sindaco di Tarquinia batte Fabio Bartolacci con il 69,4% dei voti
04/05/2015 - 13:14

VITERBO - Mauro Mazzola è il nuovo presidente della Provincia di Viterbo, il primo dell’ente nella versione “secondo livello” voluta dalla riforma Delrio. La certezza è arrivata intorno alle undici e mezzo di stamane, con la conclusione dello scrutinio dei 629 grandi elettori che hanno partecipato al voto (tra consiglieri comunali e sindaci) sui 719 aventi diritto. Per il sindaco di Tarquinia una percentuale vicina al 70 per cento dei consensi (69.4, per la precisione) e 399 voti, contro i 184 dello sfidante di centrodestra Fabio Bartolacci, che non sfonda quota 30 per cento.

 

Operazioni di voto lunghissime, partite con oltre un’ora di ritardo rispetto alle 8.30 annunciate, e proseguite tra i mugugni di alcuni rappresentanti di lista per i metodi applicati dalla commissione. Si parte dalle schede blu, quelle relative ai Comuni con meno di tremila abitanti e l’esponente di Centrosinistra (appoggiato dalla lista del Pd e da una civica-popolare) è subito in netto vantaggio. Vantaggio che si conferma anche con la scheda gialla (Comuni fino a cinquemila abitanti) e con la grigia (fino a diecimila). Il colpo decisivo arriva con lo spoglio della scheda rossa, quella per i cinque Comuni della Tuscia fino a 30mila abitanti, tra i quali spiccano le roccaforti rosse di Civita Castellana e la stessa Tarquinia: 43 voti per Mazzola, 13 per Bartolacci, con qualche bianca e qualche nulla. Manca soltanto Viterbo, coi suoi 31 votanti (sui 33 aventi diritto) che hanno ancora un peso specifico più importante rispetto a tutti gli altri. Qui Mazzola fa segnare 20 voti, contro 8 per Bartolacci (tutto il centrodestra) e tre bianche.

 

Le operazioni di scrutinio nella sala 'Franco Benedetti'

Le operazioni di scrutinio nella sala “Franco Benedetti”

E’ fatta. La Provincia ha virtualmente il suo nuovo presidente, arrivato in via Saffi intorno alle undici e già ribattezzato appunto “presidente” da Francesco Battistoni: è proprio il vicecoordinatore regionale di Forza Italia il primo a complimentarsi con Mazzola, confermando il clima di fair play (o forse di autoreferenzialità) di queste elezioni così strane, o estranee.

 

Completato lo scrutinio per il presidente è iniziato quello per eleggere i dodici consiglieri, questione complicata (sempre per il maledetto voto ponderato) e anche atteso tra le cinque liste in corsa. Che vogliono contarsi e pesarsi: dal Pd ai civici-popolari di Michelini, al centrodestra pro Bartolacci fino alla lista dei dissidenti ispirata dallo stesso Battistoni senza dimenticare la sinistra più radicale, che pure ha presentato una sua squadra.




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