ANNO 25 n° 110
Mobilitazione degli studenti al Buratti di Bassano Romano
Il 27 novembre è iniziata l'occupazione “bianca”
28/11/2012 - 11:28

Riceviamo e pubblichiamo

VITERBO - Dopo il sit-in, i primi giorni di autogestione ed in generale la dimostrazione di indignazione degli studenti nei confronti di un sistema che non lascia spazio alla cultura, all'istruzione e ai giovani, noi studenti e studentesse del Buratti di Bassano Romano continuiamo la nostra mobilitazione facendo un ulteriore passo avanti: il 27 novembre abbiamo iniziato l'occupazione “bianca”.

“Bianca” perché il compromesso scelto da noi studenti e studentesse per mantenere la cooperazione con i professori consiste nel preservare, durante l'ordinario orario scolastico, il progetto di autogestione, con i corsi e le varie lezioni tenute dagli studenti, per poi rimanere oltre il suddetto orario negli edifici scolastici e continuare le varie attività nel pomeriggio, occupando i locali scolastici fino all'inizio del giorno successivo.

La trasformazione progressiva del modo di manifestare il nostro dissenso ha ragioni ben precise: il crescente consenso tra gli studenti ha fatto si che si passasse da un tipo di protesta estemporanea, quale il sit-in, ad una organizzata come l'autogestione e, infine, alla protesta per antonomasia: l'occupazione.

Ci siamo organizzati in modo sistematico, stabilendo i turni ai cancelli per evitare l'infiltrazione di elementi estranei al contesto scolastico, provvedendo a fornire cibo per tutti i “volenterosi” e sistemandoci nei locali dell'Istituto, garantendo la massima attenzione al rispetto della struttura.

A manifestare l'appoggio morale nei confronti di questa iniziativa, oltre a vari professori, vi è anche l'Amministrazione Comunale, che ha inviato in via ufficiosa l'Assessore all’Ambiente e Cultura Ugo Pierallini, il quale ha esposto pubblicamente il suo assenso in merito, definendo la protesta “intelligente e ben organizzata”.

Abbiamo ricevuto molti incoraggiamenti e solidarietà anche da parte degli abitanti del paese e anche questo dato non scontato ci da la carica per andare avanti a difendere le nostre ragioni.

Annunciamo che questo primo comunicato è l'inizio di una sorta di diario giornaliero dell'occupazione, con il quale parleremo delle varie iniziative intraprese per far conoscere all'esterno ragioni e modalità della nostra protesta.

Per questo ringraziamo da subito i mezzi di informazione che ci sosterranno dando visibilità alle nostre richieste.

Le studentesse e gli studenti

del Liceo M. Buratti di Bassano Romano

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