ANNO 25 n° 114
'Ndrangheta - Nuovo
arresto per i presunti
killer residenti a Canino
12/07/2013 - 18:48

VITERBO - Sette persone sono state arrestate dalla polizia del commissariato di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, per tentato omicidio aggravato continuato e in concorso del 41enne Rocco Francesco Ieranò, avvenuto il 25 luglio 2012 a Cinquefrondi. Tra loro ci sono anche un macedone di 31 anni, Vasvi Beluli, e un kosovaro di 28, Arben Ibrahim, entrambi residenti a Canino. L’ordinanza di custodia cautelare emessa è stata notificata ad entrambi in carcere. Sono infatti detenuti dal novembre 21012 per un altro tentato omicidio: quello del pluripregiudicato Francesco Scrugli, avvenuto a Vibo Valentia. I due killer, secondo l’accusa, erano stati assoltati dalla cosca della ‘ndrangheta dei Patania.

Il tentato omicidio di Ieranò, invece, gli sarebbe stato commissionato dai fratelli Fossari e da un loro cognato per vendicare l’omicidio del loro congiunto Francesco Fossari, avvenuto il 2 agosto 2011 a Melicucco.

Erano residenti a Canino altri due destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla procura della Repubblica di Palmi: Salvatore Callea, di 46 anni, originario di Oppido Mamertina, e il sardo Mauro Graziano Uras, di 42 anni. Ad Uras il provvedimento è stato notificato in carcere. Anch’egli, infatti, è detenuto dal 20 novembre 2012. Era stato arrestato insieme ai due stranieri dai carabinieri del comando provinciale di Vibo in collaborazione con la Squadra Mobile di Viterbo, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Stando all’accusa, le sette persone arrestate oggi, a vario titolo, sarebbero o i mandanti o gli esecutori materiali degli omicidi e dei tentati omicidi che hanno caratterizzato per un lunghissimo periodo la faida tra le cosche della ‘ndrangheta dei Patania di Stefanaconi, legata ai Mancuso di Limbadi, contrapposta alla Società di Piscopio vibonese. Una lotta che ha lasciato dietro di sé una lunghissima scia di sangue, cui hanno posto fine gli investigatori nel novembre dell’anno scorso.




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