ANNO 25 n° 115
Neonato in fin di vita, genitori assolti
Il Pm aveva chiesto la loro condanna a otto anni
10/07/2014 - 12:45

BLERA - Sono stati assolti dall'accusa di tentato omicidio per non aver commesso il fatto i genitori del bambino che, cinque anni fa, fu trovato in fin di vita per una serie di gravissime lesioni.

I medici dell'ospedale Bambino Gesù di Roma gli riscontrarono sul piccolo, che all'epoca aveva solo due mesi, una trentina di fratture, due delle quali craniche, ematomi, e un'emorragia interna. Sotto inchiesta, con l'accusa di aver tentato di uccidere il figlio, finirono i suoi genitori, una giovane coppia di Blera.

Ieri l'epilogo: il tribunale di Viterbo ha assolto entrambi per non aver commesso il fatto. Il pubblico ministero Franco Pacifici, che aveva chiesto la loro condanna a otto anni di reclusione, ha già annunciato che impugnerà la sentenza davanti alla Corte d'Appello.

Quando il bambino, nel marzo del 2009, fu ricoverato al Bambino Gesù, era ridotto quasi allo stato vegetativo: sordo, cieco, semiparalizzato. Dopo un anno e mezzo, quando fu dimesso, era pressoché completamente ristabilito.

I genitori, più volte interrogati dagli inquirenti, hanno sempre sostenuto di non sapersi spiegare come e chi abbia provocato le gravissime lesioni al loro figlio. Un concetto che hanno ribadito anche durante alcune telefonate intercettate. Ed è stato proprio questo uno dei punti di forza della strategia difensiva del loro legale, l'avvocato Franco Taurchini. 

Ma la vicenda giudiziaria per la coppia non finisce qui. Come detto, l'accusa si accinge a ricorrere in appello non appena il tribunale avrà depositato, entro tre mesi, le motivazioni della loro assoluzione.




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