ANNO 25 n° 111
''Nessuna ghettizzazione, è solo questione di ottimizzazione dei servizi''
Il sindaco Alberto Bambini replica alla famiglia del ragazzo disabile
09/11/2013 - 04:01

ACQUAPENDENTE – Sono volati termini forti, come ''ghettizzazione'', nel racconto della madre di un ragazzo 33enne disabile al 100% a cui sono stati improvvisamente ridotti i giorni di lavoro all’interno di un ufficio comunale di Acquapendente, e il sindaco Alberto Bambini non ci sta. ''Quelle parole sono state come una coltellata e oltretutto non è andata affatto come riporta la mamma di Simone, c’è stata una riorganizzazione generale che ha investito tutti i dipendenti comunali per motivi di fondi'', spiega il primo cittadino.

Ma facciamo un passo indietro. Simone, grazie al progetto Disabile adulto della Als di Viterbo, un'attività socio-sanitaria finalizzata all'inserimento sociale di utenti con più di 18 anni di età affetti da patologie neuro-motorie e disabilità mentale, lavorava all’Ufficio tecnico del comune di Acquapendente. Non è un lavoro vero e proprio, ma un’opportunità di occupazione e di inserimento. 

In ogni caso, fino a poco tempo fa, trascorreva all’Ufficio tre giorni a settimana, due pomeriggi e il sabato mattina. Poi il taglio improvviso. La sua occupazione in Comune oggi si limita al sabato mattina. Insorge la famiglia che, con una segnalazione a ViterbNews24, racconta la vicenda come ''un’ingiustizia, una discriminazione vera e propria'', senza contare che da parte del Comune non hanno ricevuto alcuna comunicazione e spiegazione del taglio. Vogliono andare a fondo i parenti di Simone e si dichiarano anche pronti a presentare un esposto.

Sentito il sindaco Bambini sulla faccenda si apre però un altro scenario. ''La riorganizzazione degli uffici non ha assolutamente investito solo Simone, ci mancherebbe, ma tutti i dipendenti comunali. Per problemi di bilancio abbiamo ottimizzato i servizi in Comune con largo anticipo in modo da poter risparmiare su più fronti. E per questo motivo gli uffici del Comune, con questa nuova organizzazione, restano tutti chiusi tutti i pomeriggi ma sono aperti il sabato mattina''.

Questo significa che è proprio il Comune ad esser chiuso, non l’ufficio di Simone. ''La comunicazione di servizio del cambiamento di orari è arrivata per tutti all’ultimo momento, ripeto, per tutti, Simone non escluso. A lui la decisione l’ha comunicata l’assistente sociale e l’ha presa con molta serenità, era tranquillo, non prostrato come ha scritto la sua famiglia''.

Ma, ferma restando l’occupazione all’Ufficio tecnico il sabato mattina, il sindaco Bambini non esclude che si possano trovare soluzioni alternative per rendere piene le altre giornate del ragazzo. ''Sono aperto al confronto con la famiglia – conclude - , possiamo ragionare insieme per facilitare il suo inserimento anche in altre strutture, esterne al Comune, oppure possiamo concordare altre due mattine durante la settimana da trascorrere nel suo Ufficio. Offro la mia disponibilità è a 360 gradi''.




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