ANNO 25 n° 110
''Non sopprimete la fermata del treno''
Da due anni un cittadino bassanese si sta battendo per ottenerne la riapertura
24/07/2013 - 04:00

di Domenico Savino

VITERBO – ''Non sopprimete la fermata di Bassano Romano''. A lanciare il grido d’allarme è Carlo Leoni, un cittadino bassanese che da anni si sta battendo per non vedere soppressa dalla mappa delle rete ferroviaria italiana la fermata del suo paese. Uno snodo importante tra Roma e Viterbo: infatti i bassanesi sono costretti ad andare a prendere il treno a Capranica o addirittura ad Oriolo Romano con un evidente disagio sia per raggiungere la capitale che per arrivare nel capoluogo della Tuscia.

Già due anni fa Carlo Leoni riuscì a sensibilizzare i suoi concittadini e  a raccogliere duemila firme per chiedere la riattivazione della fermata del treno. E quest’anno (il 18 aprile) ha contattato il programma di Rai 3 ''Buongiorno regione'' per esporre la problematica: in diretta televisiva raggiunse un accordo con il comitato pendolari di Bracciano per attivare ogni mezz’ora una navetta da Bracciano a Capranica includendo una sosta a Bassano Romano.

Ma negli ultimi giorni Carlo Leoni ha scoperto che ''è possibile effettuare delle fermate a richiesta. Per questo motivo mi sono attivato per far sì che questo tipo di servizio venga portato anche a Bassano. Ne ho chieste almeno due, ma si fermano solo i boy scout''.

Non solo: ''Sono partiti i lavori per la rimozione del binario d’incrocio – continua -. Togliendo le passerelle pedonali non si fa altro che accelerare il processo di soppressione della fermata. Infatti il piano di lavori del PIR (prospetto informativo della rete) ha stabilito una serie di opere proprio a Bassano da effettuare entro il dicembre 2014''. Come si legge nel documento di Rfi ''è possibile far pervenire eventuali osservazioni da parte di soggetti interessati entro il 2 agosto 2013''.

E invece i lavori sono iniziati prima del 2 agosto e se verrà eliminato il binario d’incrocio, si potrà dire addio alla fermata del treno a Bassano Romano. ''Sulla questione ho anche sollecitato i politici e il 30 maggio - continua Leoni - il consiglio comunale di Bassano Romano ha approvato all’unanimità una mozione per le fermate a richiesta. Allora sia maggioranza che opposizione sembravano d’accordo, non c’è stato nessun astenuto o assente. Ma oggi vediamo che ci sono dei lavori in corso. Allora mi sono attivato il 19 luglio per chiedere la convocazione di un altro consiglio comunale straordinario che metta al centro la questione della fermata del treno. I disagi sono enormi: c’è chi è costretto ad andare fino ad Oriolo con la bicicletta, ci sono gli anziani non possono prendere il treno per venire a Viterbo''.

Una situazione a suo dire insostenibile. Leoni non ci sta e non vuole che il suo sia un paese di serie B. E continuerà la sua battaglia: ''Tra qualche giorno diffonderò altre notizie, anche perché ci sono dei fondi regionali che possono essere utilizzati per recuperare le stazioni dimesse. Ecco farò di tutto affinché quei soldi possano arrivare anche a Bassano Romano''.




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