ANNO 25 n° 115
''Nonostante rischio dissesto Comune trova i soldi per i regali di Natale''
Quarantotti (Pd) denuncia: ''Strana donazione ad un'associazione culturale''
08/01/2014 - 04:01

TUSCANIA - Il segretario del partito democratico, Marco Quarantotti, denuncia la strana donazione di 1.550 euro da parte del Comune ad una associazione culturale.

“Un bel regalo di Natale che i cittadini di Tuscania hanno fatto ad una nota associazione culturale. Una bella notizia? Dipende per quelli dell'associazione culturale senz'altro. Per i cittadini di Tuscania un po' meno. Il Comune ha infatti determinato di versare tale somma all'associazione non per sostenere un'iniziativa o un progetto, ma in qualità di socio benemerito quale ‘contributo per quota associativa annuale’!'', così sostiene Quarantotti.  

''Tralasciando il fatto che 1.550 euro - aggiunge - ci sembrano un po' esagerati per una quota associativa, questa vicenda ha decine di aspetti a dir poco pittoreschi. Il primo è senza dubbio quello che ai cittadini di Tuscania che con i loro soldi pagano questa strabiliante mancia, probabilmente non importa niente di essere, rappresentati dal Comune, soci benemeriti. Se il sindaco o altri assessori tengono alla qualifica di soci, che si associno di tasca propria; il secondo è che questa magnanimità non è un caso isolato, ma una prassi''. 

Risalirebbe infatti al 1997 la delibera che stabilisce il pagamento annuale della quota associativa e, quindi, sarebeero diciassette anni che l'associazione incassa la ricompensa percepita per il semplice motivo di annoverare il Comune tra i soci, anzi, tra i soci benemeriti.

''Non vogliamo aggiungere cattive notizie - dice ancora Quarantotti - ma non ci risulta che tale associazione abbia presentato progetti nel 2013 o organizzato eventi per la comunità. Altro dato paradossale: nella determina si legge che per versare la quota associativa, il Comune aspetta la richiesta scritta da parte della presidente. Più semplicemente l'Amministrazione Comunale ha pensato bene di deliberare lo stanziamento dei soldi prima ancora che glieli abbiano richiesti, non sia mai che poi se ne trovasse sprovvista''.

''Come mai tanta sollecitudine?'', si chiede il segretario del Pd. ''Forse perché a ricordare il penoso dazio basta la presenza tra i consiglieri comunali di uno dei soci e fondatori, nonché ex presidente dell'associazione in questione? Abbiamo ironizzato, definendo i 1.550 euro un regalo di Natale, ma da ironizzare c'è ben poco. Non capiamo come un Comune che ha ricevuto dal suo stesso ufficio ragioneria una lettera di allarme per dissesto finanziario si possa preoccupare di destinare soldi ad un'associazione culturale. Forse sarebbe stato meglio revocare l'antica delibera che dal '97 impegna l'Ente al versamento della quota associativa''.

Quarantotti sottolinea che, certo, la cultura è fondamentale, ma in questo momento il denaro andrebbe investito in altri modi.

''Ci vengono in mente centinaia di modi in cui gli stessi soldi avrebbero potuto essere impiegati per la cultura, a partire dalla Curunas per finire con le decine di attività dedicate ai minori, molte soppresse per mancanza di fondi, altre che si trascinano tra mille difficoltà solo grazie all'impegno di docenti straordinari che mettono a disposizione la loro  professionalità e al contributo di sponsor da parte di privati e volenterosi cittadini che non mancano mai all'appello nonostante la crisi economica che investe le attività commerciali: per loro e per tanti altri, i soldi non ci sono, per pochi invece si, si trovano sempre. Una prassi che ci disgusta e che dovrà finire - conclude Marco Quarantotti - dopo le prossime elezioni comunali quando, speriamo, cambierà il modo di intendere la cultura e il turismo e quando si abbandoneranno tante paradossali abitudini che non ci possiamo più permettere”. 




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