ANNO 25 n° 116
Rifiuti, Santucci e Galati contro Michelini:
''Stop alle accuse, adesso dia risposte concrete''
'Per mesi abbiamo fatto domande ma sempre senza esito'
28/06/2015 - 10:34

VITERBO - Si parla di rifiuti, tanto per cambiare, nella conferenza stampa convocata dal leader di FondAzione Gianmaria Santucci e dal consigliere Vittorio Galati (gruppo misto, ex Pdl). Perché martedì prossimo c'è il consiglio comunale straordinario dedicato all'argomento, perché il tema è stato l'oggetto principale del tour cittadino del sindaco Michelini (tre incontri in altrettante parrocchie nella settimana che va chiudersi). 'E perché - sintetizza Santucci - non è il più il momento delle accuse, delle polemiche politiche: è invece l'ora di dare risposte ai cittadini. Di domande nei mesi scorsi ne abbiamo fatte tante, ma di risposte ne abbiamo sentite pochissime. Il sindaco venga in consiglio per spiegare, altrimenti non solo la prossima assemblea sarebbe inutile, ma soprattutto si trasformerebbe in una bolgia incontrollabile'.

 

Ma quali sono i temi che ancora abbisognano di spiegazioni? Santucci e Galati li elencano con certosina pazienza, citando e mostrando atti ufficiali (delibere, determine, verbali): 'Ma anche noi - sottolineano - non vogliamo fare polemiche. Chiediamo semplicemente risposte'. Si comincia contestando l'affermazione del primo cittadino che ripete come il servizio di igiene urbana non sia costato un euro in più ai viterbesi. 'Non è vero - spiega Santucci - perché a fronte di un costo previsto di 9 milioni e 168mila euro nel 2013, ne abbiamo pagati 10 milioni e 260mila nel 2014. Poco più di un milione di euro in più motivato con spese relative ad investimenti precedenti per mezzi e interventi vari (850mila euro) e per costi relativi a riscossioni e contenziosi (312mila euro, oggetto peraltro proprio dell'inchiesta in corso della magistratura). E questi soldi tutti noi cittadini li abbiamo già versati'.

 

Si continua con il risparmio di 700mila euro scattato con l'avvio della raccolta differenziata. Che fine hanno fatto? 'Ci hanno risposto - spiega ancora Santucci - che 250mila era stati accantonati per un contenzioso con la ditta relativo al maggior numero di utenze, mentre gli altri 450mila sono stati utilizzati per migliorare il servizio di spazzamento. Peccato però che Viterbo Ambiente chiedeva 622mila euro per il maggior numero di cittadini serviti e che l'amministrazione comunale si avviava a pagare poiché il 15 aprile aveva nominato un legale che doveva chiudere il contenzioso. E' vero, i soldi non sono stati materialmente dati, ma soltanto perché nel frattempo è arrivata l'inchiesta a bloccare tutto'.

 

'Nel merito delle indagini - aggiunge Galati - non possiamo e non vogliamo entrare, ma da mesi abbiamo chiesto i documenti: non ci sono stati mai dati e adesso ci dicono che sono stati sequestrati. Ma è possibile credere che di documenti così importanti esista una sola copia ora in mano agli inquirenti? Il sindaco la smetta con le sue solite frasi: eravamo all'oscuro, la colpa è di chi ha firmato i contratto, io non c'ero... Basta, non se ne può più di giustificazioni così superficiali. Spieghi bene come sono andate le cose perché hanno avuto tutto il tempo per intervenire, anche con la rescissione, e non lo hanno fatto'.

 

Si accenna all'ipotesi che Viterbo Ambiente abbia subappaltato alcuni servizi. 'Anche qui - dicono in coro - lo abbiamo chiesto ma non ci è stato mai risposto, tanto che ancora oggi non sappiamo neppure se questa eventualità di cui si parla in giro, sia realmente vera'. 'L'assessore Saraconi - interviene Santucci sventolando il verbale - dichiarò esplicitamente che stava studiando la possibilità, non semplice, di rescindere il contratto perché il servizio non era soddisfacente. Come è andata a finire? La Saraconi è stata mandata all'Urbanistica, senza che neppure lei sappia ancora oggi la motivazione. E della rescisisone non si è più parlato'.

 

E la mancata nomina del controllore? 'La figura, prevista all'interno del contratto, fu subito cancellata ma sempre la Saraconi su nostra sollecitazione, a luglio dell'anno scorso, ripropose il bando che fu regolarmente affisso all'albo pretorio. Poi arriva Vannini e il bando misteriosamente sparisce. Ci spieghino il perché'. La commissione speciale? 'Vannini disse che era intenzione della giunta promuoverla attraverso un ordine del giorno presentato dalla giunta stessa. In conferenza dei capigruppo, questa ferma volontà è scomparsa sia per quanto riguarda i rifiuti che sul problema mense: si farà solo per la pubblica illuminazione'.

 

Le conclusioni? 'Risposte, chiediamo solo risposte. Anche perché tra 20 venti giorni con il nuovo bilancio il problema si ripresenterà pari pari. Il sindaco si è scelto un suo personale consulente, magari sarebbe stato il caso di nominare un consulente a tutela dell'intero Consiglio comunale, visto che il documento contabile è stato stilato da un dirigente che è sotto inchiesta. E magari ci aspettiamo anche una diminuzione della Tari. Così i cittadini vedranno concretamente gli effetti dei risparmi tanto ventilati'.




Facebook Twitter Rss