ANNO 25 n° 110
Si indaga tra i famigliari dell'arrestato
Al vaglio la posizione dei parenti, nel mirino chi aveva accesso alla piantagione
03/09/2015 - 10:21

VITERBO - Proseguono le indagini dopo il maxi sequestro messo a segno ieri dagli agenti di polizia della squadra mobile, coordinati da Fabio Zampaglione, che ha portato al sequestro di un terreno di oltre quattromila metri quadri adibito alla coltivazione di canapa indiana.

 

Al vaglio è ora la posizione dei famigliari del 38 arrestato per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nel mirino le persone che avevano accesso alla piantagione. Per l'uomo finito in manette, attualmente detenuto in carcere, potrebbero scattare già oggi gli interrogatori di garanzia.

 

Il campo si trova nella zona sud della provincia, al confine con Roma, e l'operazione ha visto la collaborazione del commissariato Flaminio Nuovo della capitale. Le attività sono state portate avanti dalla sezione narcotici diretta dal sostituto commissario Luca Mezzera, che hanno individuato le oltre cinquantamila piante.

 

Oltre al terreno, gli agenti hanno effettuato anche una perquisizione nell'abitazione dell'arrestato, che ha portato al sequestro di semi, fertilizzanti, bilancini di precisione per confezionare le dosi, oltre 2800 euro in contanti e documenti. Una sofisticata serra indoor, con tanto di impianto di ventilazione e lampade per l'essicazione.

 

A causa dell'enorme quantitativo di piante sparse per i quattro ettari di terreno, non è stato ancora possibile distruggerle tutte. Si attende ora la decisione dell'autorità giudiziaria in merito.




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