ANNO 25 n° 109
Simone torna al lavoro, giustizia è fatta
Comune, Servizio disabile adulto e famiglia trovano la soluzione e il giovane potrà ricominciare a svolgere la propria attività in comune tre giorni la settimana
20/11/2013 - 04:01

ACQUAPENDENTE - Alla fine è prevalso il buonsenso: Simone, il giovane disabile al 100% di Acquapendente, potrà tornare a svolgere la propria attività in Comune tre giorni la settimana. L'accordo è scaturito nel corso di una riunione tra il sindaco della cittadina, Alberto Bambini, il responsabile del Servizio disabile adulto della Asl e la combattiva madre di Simone. Il quale, da quando ha appreso la notizia, non sta più nella pelle dalla gioia. 

Il giovane, alcune settimane fa, si era visto tagliare due giorni di lavoro su tre presso il Comune. In pratica avrebbe dovuto recarsi in ufficio solo il sabato mattina. Un circostanza che, come riferirono i genitori a ViterboNews24, lo aveva fatto precipitare in un profondo stato di prostrazione. 

Dopo la denuncia dei familiari, che parlarono senza mezzi termini di ''ghettizzazione'' e di ''discriminazione'', era intervenuto il sindaco Bambini, asserendo che l'amministrazione non aveva alcuna intenzione di penalizzare Simone. Aggiunse che il taglio di due giorni d'attività, che svolgeva in virtù di una progetto del Servizio disabile adulto della Asl, finalizzato all'inserimento sociale di portatori di handicap e al miglioramento della qualità della loro vita, era scaturito esclusivamente dalla nuova organizzazione degli uffici comunali che, per motivi di bilancio, si era deciso di aprire solo la mattina. E siccome il giovane si recava in Comune due giorni di pomeriggio e uno di mattina (il sabato appunto), gli altri due giorni avrebbe trovato l'ufficio chiuso.

Il sindaco si dichiarò disponibile a incontrare i familiari di Simone per trovare una soluzione soddisfacenti per tutti, in particolare per il giovane. E' così è stato: l'altro ieri c'è stato il faccia a faccia e tutto è stato chiarito. Tra l'altro l'amministrazione si è impegnata, per il futuro, a consultare il Servizio disabile adulto prima di adottare qualsiasi provvedimento che coinvolga Simone.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla madre del giovane. Anche se tutto avrebbe potuto essere evitato semplicemente avvisando Simone che avrebbe potuto recarsi in ufficio tre giorni la settimana ma solo di mattina.




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