ANNO 25 n° 89
Stipendi ai lavoratori ancora in alto mare
Nemmeno lo sciopero dei lavoratori è riuscito a sbloccare la difficile situazione
28/02/2015 - 11:46

VITERBO - Il quaderno delle cattive notizie di Talete sembra non aver mai fine. Ieri 27 febbraio, scadenza canonica per il pagamento degli stipendi ai 153 dipendenti, non è accaduto nulla. E nulla si prevede che possa accadere, se non che i morosi si decidano a pagare. Perché quelli sono attualmente i fondi su cui si potrà contare per saldare le spettanze dei lavoratori e per tenere a bada (è proprio il caso di dirlo) i creditori.

 

Allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali l'adesione è stata massiccia. Gli uffici di via Romiti sono rimasti chiusi e una folta delegazione si è recata a Roma per protestare sotto gli uffici della Regione. Alcuni funzionari hanno incontrato i lavoratori, ma ovviamente non c'è stata alcuna risposta. Il presidente Bonori, anch'egli a Roma, ha spiegato quanto peraltro era già noto da giorni: non ci sono soldi nelle casse e non è più possibile chiedere anticipazioni agli istituti bancari. Si deve necessariamente attendere che affluisca denaro fresco, quello proveniente appunti dal recupero dei crediti nei confronti degli utenti che accumulato debiti per circa 8 milioni di euro.

 

Lo stesso Bonori aveva in programma ieri mattina un incontro con l'assessorer Refrigeri, ma anche in questo caso il viaggio a Roma si è risolto in un buco nell'acqua (tanto per restare in tema...). Alla riunione sono intervenuti alcuni tecnici dell'assessorato al bilancio che si sono impegnati ad esaminare il problema relativo alle modalità con cui la Regione può in qualche modo farsi garante nei confronti delle banche. Con l'aggiunta, peraltro già anticipata da Zingaretti durante la passerella viterbese della scorsa settimana, che si attende con ansia l'esito della due diligence. Sempre ammesso che con quell'analisi dei conti in mano qualcosa possa concretamente sbloccarsi.

 

Insomma, nulla di nuovo e soprattutto nulla di realmente concreto. La lunga agonia di Talete continua.




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