ANNO 25 n° 107
Terminata la prima fase del Progetto Europeo “Young in Action”
65 ragazzi si sono incontrati a Dschang, in Camerun
19/03/2013 - 16:28

VITERBO - E’ terminata ieri la prima fase del Progetto Europeo “Young in Action” con il rientro in Italia di alcuni giovani partecipanti dei Comuni di Castiglione in Teverina e di Vasanello e dei rispettivi accompagnatori. Un progetto al quale hanno partecipato anche i due Comuni del Camerun con i quali siamo reciprocamente gemellati, Fongo Tongo e Dschang, due ONG del Belgio e della Nigeria, l’associazione Paola Pesci di Vasanello e l’associazione Pipad che da anni cura sul territorio camerunense progetti di cooperazione e volontariato.

Sessantacinque ragazzi provenienti da due antichissimi continenti si sono incontrati a Dschang, in Camerun, per costruire insieme un progetto fondato sulle proprie tradizioni per migliorare le condizioni ambientali della nostra terra. Un’esperienza unica, dove ognuno dei partecipanti è tornato a casa con una valigia più leggera e con una percezione della vita più profonda, il bilancio è stato nettamente positivo.

Con l’occasione sono stati distribuiti nelle scuole camerunense, nei centri ospedalieri di prima assistenza, negli orfanotrofi dove si trovano i bambini sieropositivi, piccoli doni raccolti dal Comitato per i gemellaggi del Comune di Castiglione in Teverina con la collaborazione della scuole castiglionesi e dai singoli partecipanti al viaggio.

Siamo abituati a vedere l’Africa da lontano, in TV, sui giornali e ci facciamo un’idea che spesso si allontana immensamente dalla realtà, solo facendo un’esperienza del genere, lavorando insieme ad un progetto, facendosi accompagnare dai suoi ragazzi per le strade e nella loro foresta, incontrando le loro autorità politiche e tradizionale che ci si rende conto del calore di questa terra, dell’energia sprigionata dalla natura, della profondità delle loro tradizioni, dell’origine delle loro danze e della fragilità e strepitosa forza della loro giovanissima popolazione.

Il progetto si concluderà in Italia, cinque ragazzi per ogni paese, verranno ospitati dai due comuni Viterbesi per l’elaborazione del lavoro finale con l’aspicio che ognuno di loro possa portere a casa un’esperienza fondamentale per la loro vita e per il loro paese.

 




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