ANNO 25 n° 88
Torino piange l'ex questore Aldo Faraoni
Era nato a Sutri 65 anni fa, è morto tre mesi dopo il pensionamento
01/05/2013 - 04:00

VITERBO - ''Il mio è stato uno degli incarichi più lunghi da questore. Svolgerlo è stata un'esperienza entusiasmante e gratificante. Inoltre, chiudere la carriera in polizia, dove l'avevo iniziata una lontana domenica di ottobre del 1974, per me è veramente il massimo''.

Aldo Faraoni si era congedato così, lo scorso primo febbraio, dal suo ufficio al primo piano di corso Vinzaglio. Poche e semplici parole, nelle quali c'era tutta l'emozione di chi aveva dedicato la vita alla polizia.

L'ex questore di Torino è morto la scorsa notte, tre mesi dopo il pensionamento, all'ospedale Mauriziano, dove era ricoverato per un male incurabile.

Originario di Sutri, in provincia di Viterbo, Faraoni aveva compiuto 65 anni lo scorso 4 gennaio. Con lui se ne va un pezzo di storia della polizia di Torino, la sua prima sede dopo la nomina a commissario.

Dirigente del commissariato San Paolo, il primo gennaio 1975 era stato trasferito alla squadra mobile del capoluogo piemontese, di cui era diventato dirigente nel dicembre del 1987. Allievo di Piero Sassi - ''il più bravo poliziotto d'Italia', come lo definì l'allora capo della polizia Vincenzo Parisi - Faraoni ha lavorato ininterrottamente alla squadra mobile fino al 1994, occupandosi dei casi più scottanti della cronaca cittadina. Dal terrorismo alla criminalità organizzata, fino all'arresto, pochi giorni prima della pensione, di Francesco Furchì, il faccendiere accusato di avere ferito a colpi di pistola il consigliere comunale torinese Alberto Musy, che da allora non si è più ripreso.

Dopo una breve parentesi alla direzione del centro interprovinciale della Criminalpol di Piemonte e Valle d'Aosta e alla divisione anticrimine della questura di Torino, dal 1996 al 1999 ha diretto la squadra mobile della questura di Napoli. Ha poi svolto le funzioni di questore nelle province del Verbano-Cusio-Ossola, di Treviso e di Modena. L'8 settembre 2003 é stato nominato coordinatore del gruppo di lavoro, logistica e finanza delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e, dal 25 agosto 2008, questore di Torino.

Spostato con Annamaria, insegnante, papà di Silvia (biologa) e Stefano (avvocato), nel 2011 Faraoni era diventato nonno. Commendatore della Repubblica Italiana, ha ottenuto dal Ministero dell'Interno e dalla Magistratura numerosi riconoscimenti, tra cui un attestato di merito speciale per una ferita riportata in un conflitto a fuoco, avvenuto a Torino durante un'operazione di polizia.




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