ANNO 25 n° 116
“Un’Ità-lia pop” in scena al Teatro dei Calanchi
All'interno della rassegna ''Teatro InCivile'', sabato 5 novembre alle 21,15
03/11/2011 - 12:01

Dopo il successo de “Il Sindaco”, prosegue la rassegna “Teatro inCivile'' al Teatro dei Calanchi di Lubriano sabato 5 novembre alle ore 21,15 con “Un’Ità-lia pop” della Compagnia Settimo Cielo di Roma. 2011, un anno di celebrazioni non prive di polemiche, eppure mai come ora si riaffaccia alla nostra coscienza il concetto d’identità italiana.

La lettura – ad opera di Gloria Sapio e Maurizio Repetto, rispettivamente anche autrice e regista dello spettacolo - di ciò che successe dal ’59 al ’61, attraverso un remix di cronache del tempo, ora anonime, ora autorevoli, è la testimonianza di una battaglia intellettuale, politica ed anche popolare, che si compì in un arco di tempo brevissimo dove tutto divenne improvvisamente possibile, anche la conquista più insperata.

A questa euforia di un popolo che scopre l’azione, oltre che il pensiero, si alterna la visione confusa di un futuro promettente ma incerto, già a tratti deludente, dove emergono per la posterità tutti gli elementi correlati alla contemporaneità. Si sà che conoscere il passato aiuta a comprendere il presente, e l’occhio critico, che vigila spesso sulla lettura che Un’Ità-lia pop fa dei processi trasformativi che portarono alla nascita della Nazione, aiuta a mettere in evidenza in modo divertente e non retorico i molti attuali vizi e qualche virtù.

Alle note chiare si alternano quelle dolenti e, anche grazie all’inserimento di alcune canzoni popolari d’epoca, le voci della gente comune arrivano a toccare le corde dell’emozione.

Il pop, che in questo caso sta evidentemente per popolare, rimanda anche a movimenti artistici e cullturali di storia più recente e si riflette nella costruzione sonora che segue per tutto il tempo la narrazione. E’ una banda di suoni avvolgente e originale, composta ed eseguita dal vivo da un gruppo di giovanissimi poco più che ventenni, che fanno vibrare il proprio sentire unitario attraverso l’urlo delle chitarre elettriche, elemento che traccia molto più che un ponte generazionale tra i ragazzi del presente e i ragazzi di “quel” passato.

Loro sono anche gli autori della colonna sonora del prologo dello spettacolo: 10 minuti di un film del 1910, da poco restaurato, “Il piccolo garibaldino”, sorprendente e poetico, come solo il cinema degli inizi riesce ad essere, che getta un ulteriore ponte tra passato e futuro e che diviene, nella versione di Un’Ità-lia Pop, un perfetto stralunato video-clip per il sound rockeggiante ed elettronico di Andrea Cauduro, Fabio Romano Marianelli e Susanna Battisti.




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