ANNO 25 n° 89
Volume del '400 rubato a Bagnoregio
restituito ieri al Comune dalla Procura
Alla cerimonia il procuratore capo Alberto Pazienti, che ha coordinato le indagini
09/05/2015 - 12:19

BAGNOREGIO – Pochi minuti prima delle tredici di ieri, il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, accompagnato dal procuratore capo della Repubblica di Viterbo Alberto Pazienti, ha ricollocato nell’archivio storico comunale il volume delle Riformanze (così erano chiamate le delibere dei comuni nel Medioevo) del triennio 1472 – 1474. Era appena conclusa la cerimonia di riconsegna del prezioso manoscritto trafugato in un’epoca imprecisata e recuperato dalla Procura della Repubblica pochi giorni prima che fosse battuto all’asta da una nota galleria romana. Un salvataggio in extremis è stato reso possibile dall’attività investigativa dell’ispettore capo Felice Orlandini della Polizia di Stato e dal luogotenente Sandro Calista della Guardia di Finanza, coadiuvati dallo storico Fabiano Tiziano Faglieri Zeni Buchiccio.

 

Il manoscritto, la cui copertina fu realizzata “riciclando” una pergamena sulla quale era stato trascritto un atto notarile antecedente, sarebbe stato battuto all’asta il successivo 26 giugno. Nonostante il poco tempo a disposizione, il procuratore Pazienti aprì un fascicolo per ricettazione contro ignoti e incaricò i suoi collaboratori, Orlandini e Calista di accertare se il documento quattrocentesco fosse regolarmente nella disponibilità della casa d'aste. Emerse così che il manoscritto era stato affidato alla casa d’aste in conto vendita da due persone residenti a Modena. Oltretutto a un prezzo irrisorio rispetto al valore storico-culturale del volume. Più o meno negli stessi giorni, la Soprintendenza competente, informata del ritrovamento, sottopose il documento a vincolo. Infine, il sequestro.

 

Nei giorni scorsi, su richiesta del procuratore Pazienti, il gip Francesco Rigato ha disposto il dissequestro del manoscritto, dando così via libera alla restituzione al comune di Bagnoregio. Il dottor Buchicchio, consultando gli inventari municipali, ha accertato che il volume è stato al suo posto fino alla fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. “Comunque – ha spiegato lo storico illustrando le caratteristiche e i contenuti del volume -, trattandosi di un bene tutelato come patrimonio indisponibile dello Stato, è e rimarrà di proprietà pubblica”.

 

Il sindaco Bigiotti ha ringraziato il procuratore Pazienti e i suoi collaboratori sia per il recupero del prezioso manoscritto bagnorese sia per l’attività di tutela del patrimonio storico-artistico della Tuscia che conducono assiduamente. Alla cerimonia di consegna, svolta nella sala consiliare, tra gli altri, hanno preso parte gli studenti della terza media dell’istituto comprensivo di Bagnoregio.




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