ANNO 25 n° 89
Scomparsa Marco Vento, la moglie: ''Ecco come potrebbe essere oggi''
04/04/2014 - 10:04

di Alessandra Pinna

VITERBO – ‘’Potrebbe essere così. Ho bisogno di nuovo del vostro grande aiuto’’. Inizia così il nuovo appello della moglie di Marco Vento, il 46enne di Pescia Romana scomparso nel nulla il 7 marzo a Pisa, dopo aver eseguito un Tac nello stesso ospedale in cui era ricoverata la moglie, a seguito della quale gli era stato diagnosticato un principio di ischemia celebrare.

'E' passato un lunghissimo ed interminabile anno da quando Marco, mio marito, scomparve nel nulla su quel dannato Ponte delle Bocchette in prossimità dell'Ospedale Cisanello a Pisa, dove io, in quel momento ero attualmente ricoverata per accertamenti. Marco, - scrive la signora Rossana - nell'ultimo periodo aveva accumulato molto stress per diversi motivi e in quel periodo era molto preoccupato per il mio stato di salute, tanto che, la sera prima, era stato visto in pronto soccorso a Pisa, (nello stesso ospedale dove ero ricoverata io) perché si era sentito male. Gli avevano riferito che aveva avuto una piccola Ischemia e che volevano ricoverarlo, ma lui si rifiutò. La mattina dell'otto marzo 2013, - scrive ancora - quando seppe che io non sarei uscita dall'ospedale, si allontanò, e di lui, da quel momento non abbiamo saputo più nulla’’.

L'utilitaria, dopo l'allarme lanciato dal cognato che non lo aveva visto rincasare, era stata ritrovata dai carabinieri in una piazzola di sosta vicina al ponte delle Bocchette, sotto il quale scorre l'Arno.

Dall’8 marzo, i vigili del fuoco di Pisa, le forze dell’ordine e la protezione civile avevano setacciato palmo a palmo le sponde e il letto del fiume Arno alla ricerca del suo corpo. Le ricerche, però, non avevano dato esito.

Ricerche che si sono poi spinte fino alla foce e in mare, lungo la costa a nord di Pisa. Ma anche in questo caso senza esito.

‘’La speranza che sia vivo e che possa essere vagante in giro – spiega la moglie nella lettera - cresce in modo vertiginoso. Magari privo di memoria. Marco, non si sarebbe mai allontanato dalla sua famiglia che ama più dell'anima) senza un motivo. Il suo stato emotivo, molto provato di quel momento, potrebbe averlo portato all'allontanamento in forma di incoscienza e stato confusionale. Per noi, un'indicazione, anche piccola, potrebbe risultare molto importante. Purtroppo in questo momento, ci troviamo in una situazione di completa impotenza, e questo ci sta logorando l'esistenza. Il dolore incolmabile che lacera il cuore e quello che si sta provando in questo momento è indescrivibile, può capirlo solamente chi sta vivendo insieme a noi, questo terribile incubo, e chi, sta passando, purtroppo, una realtà simile alla nostra. Ho bisogno di nuovo del vostro grande ed immenso aiuto. Un piccolo gesto di umanità nei confronti di una famiglia che sta attraversando questi momenti di attesa con infinito dolore. Le altre volte siete stati tutti grandi. Avete fatto girare a velocità strepitosa, sorprendente e ammirevole i precedenti appelli. Ve lo chiedo ancora una volta, con il cuore in mano’’.

La signora Rossana non si dà pace. Su facebook ha postato una foto di Marco Vento all’epoca dei fatti e una come potrebbe essere adesso: trascurato, con barba folta.

‘’Ho deciso di provare anche questa ipotesi, - scrive Rossana - in modo tale che, se qualcuno potesse riconoscerlo e darci qualche indicazione, sarebbe molto importante. Vi ringrazio infinitamente per tutte le volte che avete collaborato a divulgare velocemente gli appelli e per tutta la collaborazione che vorrete darci anche questa volta. Vi abbraccio – conclude - con infinito affetto. Rosanna e figli.'




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