ANNO 25 n° 110
Arrivati i primi dieci rifugiati a Canino
Il sindaco: ''Clima teso, sulla costa il 20% dei residenti è composto da stranieri''
28/04/2015 - 10:27

VITERBO - Accoglienza degli immigrati in fuga da guerre e persecuzioni, a Canino l’arrivo dei primi dieci. E sul litorale si accendono gli animi. Sono stati accolti all’interno dell’agriturismo ''Le Cascine''. Una struttura immersa nel verde e molto curata, un tre stelle, a cinque chilometri dal paese. La proprietà del centro ricettivo, stando a quanto trapelato, avrebbe affittato a e stanze a disposizione a una società terza e quest’ultima avrebbe partecipato a un bando del Ministero dell’Interno - aperto a Comuni e privati – per accreditare strutture al fine dell’accoglienza per gli immigrati.

 

Il Ministero ha giudicato ''Le Cascine'' un luogo idoneo e ha iniziato l’invio dei primi ragazzi. Indiscrezioni parlano che potrebbe ricevere fino a sessanta rifugiati. Una notizia che ha generato un certo malumore tra i cittadini, che già nei giorni scorsi si sono riuniti in un incontro pubblico per cercare di capire cosa sta accadendo. ''La situazione è piuttosto nebulosa – ci raccontano dalla onlus Cittadinanza Attiva''.

 

Si tratta di una rete di cittadini nata per migliorare la sicurezza sul territorio. La preoccupazione è data dal fatto che a Canino sono operativi sette carabinieri e tre vigili urbani, un numero di uomini considerato troppo basso per gestire una situazione ritenuta potenzialmente intaccante sulla sicurezza pubblica.

 

Tra i cittadini c’è chi si dichiara spaventato per possibili problemi sanitari e chi pensa anche all’aumento del rischio di ruberie o fenomeni simili. La preoccupazione nella popolazione è aumentata dalla notizia che nella vicina Civitavecchia potrebbe essere trasformata in un centro d’accoglienza l’ex caserma De Carolis. Secondo indiscrezioni sarebbero stati stanziati 5 milioni di euro per la ristrutturazione della stessa.

 

Il personale de ''Le Cascine'' conferma l’arrivo dei dieci rifugiati, tenendo a sottolineare che la situazione è sotto controllo e che gli ospiti si stanno comportando benissimo. A pochi chilometri, nella piccolissima Tessennano, sta nascendo un centro d’accoglienza per minori.

 

Ma a fotografare bene lo stato delle cose è il sindaco Mauro Pucci: ''La situazione è calda perché sul litorale ci sono già tanti immigrati. Tra comunitari ed extracomunitari parliamo del 20% della popolazione. Questo crea tensione, soprattutto perché sono aumentati gli italiani senza lavoro e il numero dei cittadini che vive con redditi bassissimi, spesso meno di 500 euro al mese. Non c’entra niente il razzismo, è una miscela esplosiva dettata dalla situazione. Personalmente, ma anche come sindaco, sono contrario a questo tipo di azioni. Non risolvono niente e creano solo problemi, per questi disperati e per i cittadini dei nostri comuni. Mi domando inoltre come è possibile che degli agriturismo, finanziati per promuovere l’attrattività turistica sui territori, vengano utilizzati per l’accoglienza degli immigrati''.




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