ANNO 25 n° 89
Calcio Tuscia, torna Bernini per crescere ancora
L'imprenditore nuovo vicepresidente. Programmi ambiziosi per il club del patron Belli
14/05/2013 - 16:17

VITERBO – Una stagione che finisce e un’altra da preparare, per tempo e con giudizio. Quelli del Calcio Tuscia, società di puro settore giovanile del capoluogo, hanno le idee chiare e possono contare anche su forze nuove in dirigenza. Nuove si fa per dire, visto che Luciano Bernini, riassumendo la carica di vicepresidente, non ha fatto altro che tornare a casa. Lui, Bernini, ex giocatore storico del pallone viterbese, era stato tra i fondatori del Calcio Tuscia, che aveva lasciato nel 2007. Oggi, dopo un’esperienza all’Oratorio Grandori (del quale era presidente onorario) e compatibilmente con i suoi impegni imprenditoriali tra Italia e Brasile, Bernini è tornato alle origini. “Con l’obiettivo di dare il mio contributo a livello di esperienza dirigenziale, in una società sana come questa, che punta ad essere protagonista anche nei campionati regionali. Lo staff tecnico è di prim’ordine, le forze manageriali e l’organizzazione pure: i presupposti per fare bene ci sono tutti”.

 

Alla cena che ha segnato il ritorno a casa di Bernini, c’erano tutti i vertici del Calcio Tuscia. A partire dal presidente Andrea Belli, giovane ed entusiasta: “Se prima i ragazzi più bravi li cedevamo, per esempio alla Viterbese (solo quest’anno erano 22, tra Giovanissimi fascia B e Giovanissimi secondo anno, ndr), anche per un legame storico a livello affettivo, adesso li terremo per formarli con completezza al calcio e alla vita attraverso lo sport. Naturalmente senza forzature e con la libertà di sognare, perché il calcio giovanile è anche questo. Non è un caso che Fabio Fapperdue sia partito proprio da qui, e anche Lombardi, laziale e azzurro under 17, è cresciuto nel nostro vivano: ne siamo fieri,e di sicuro lavoreremo per plasmare altri gioielli”. Gli altri dirigenti, da Guido Maccio ad Andrea Marcosano, Marzoli, il giovane Daniele Pernella e altri ancora, annuiscono: e il fatto che molti di loro siano genitori di piccoli leoncini del Calcio Tuscia non è un caso, semmai una garanzia di qualità. Poi ci sono i tecnici, coordinati da Lando Serafini: allenatori esperti ed educatori nel verso senso della parola come Ennio Cuccuini, Massimo Bertini e due rientri eccellenti come quelli di Foresi e Pietro Barbaranelli, che con questi colori ha già vinto. Anche le strutture hanno una loro importanza: i campi del Cus, dell’università, tra cui quello coperto, che d’inverno è una manna e fa tanto felici le madri apprensive. E naturalmente il sito internet, all’avanguardia, www.scuolacalcioviterbese.it

 

Sui i progetti del Calcio Tuscia ci sarebbe da scrivere un trattato. Dalla collaborazione con la psicologa per il programma “Essere genitore di un giovane sportivo”, riservato appunto alle mamme e ai papà, alle riunioni con gli stessi genitori per definire i piani agonistici, formativi e tecnici per le prossime stagioni. Poi ci sono i completini, nuovi di zecca che sono un tratto distintivo dello spirito d’appartenenza, e le preiscrizioni già aperte per chi vuole riconfermare anche per l’anno prossimo la militanza al Calcio Tuscia. Con una sorpresa: i bimbi che si iscrivono avranno a disposizione una visita pediatrica (il primario di pediatria a Belcolle Massimo Palumbo fa parte del progetto) e anche una dentistica. Per la gioia degli amanti del concetto mens sana in corpor sano e anche per la gioia dei portafogli dei genitori, che potranno respirare un po’. Quest’anno i tesserati del Calcio Tuscia erano 230, compresi i frugoletti della scuola calcio: sarebbe troppo facile definirla una grande famiglia, ma in fondo è solo la verità.




Facebook Twitter Rss