ANNO 25 n° 89
Civitafestival, sulle note di Bach, Mozart e Beethoven con il forte piano
Mercoledì 17 luglio, alle ore 21,30
16/07/2013 - 12:45

Mercoledì 17 luglio, alle ore 21,30, sarà la Cattedrale S. Maria Maggiore di Civita Castellana ad ospitare il Civitafestival con una proposta musicale inconsueta. Le musiche di Bach, Mozart e Beethoven saranno suonate con lo strumento per il quale vennero realmente composte: il forte piano, l’antesignano del pianoforte. A suonare sarà uno dei massimi esperti mondiali di questo strumento, Richard A. Fuller.
 
“E’ un concerto molto particolare, è una scoperta che il Civitafestival propone per ascoltare le musiche dei più grandi compositori di tutti i tempi come realmente venivano eseguite –ha dichiarato il direttore artistico del Civitafestival, Fabio Galadini -  Mozart, Beethoven e Bach componevano per forte piano, ma oggi generalmente li ascoltiamo solo su pianoforte. Mercoledì invece potremo ascoltarle sullo strumento originale da Richard Fuller, che è uno dei massimi esperti di questo strumento antico”.
 
Il fortepiano è un cordofono a percussione ed è il principale precursore del pianoforte. Fino agli inizi del XIX secolo il termine fortepiano è stato usato in alternativa al pianoforte. Come il moderno pianoforte, il fortepiano produce suoni grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti azionati da una tastiera. Il fortepiano fu inventato intorno al 1700 a Firenze dall' abile cembalaro Bartolomeo Cristofori, al servizio del principe Ferdinando II de' Medici. La nuova idea non attecchì immediatamente, ma quando lo strumento, circa cinquant'anni dopo, ebbe diffusione sufficiente, diventò il prediletto dei maggiori esponenti della musica sette/ottocentesca, come Mozart, Haydn, Muzio Clementi e Beethoven.
Richard Fuller, di origine americane, con il suo arrivo a Vienna ha dato impulsi decisivi al rilancio del fortepiano in Austria e Germania e oggi è uno degli interpreti preminenti del repertorio ed è tra i pochissimi che hanno cercato di utilizzare esclusivamente le risorse musicali specifiche di pianoforti d' epoca.  L' enfasi del lavoro artistico di Richard Fuller oggi sta nel pianoforte solisti di Haydn, Mozart, Bach e loro contemporanei.




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