ANNO 25 n° 118
Costi nucleare più elevati rispetto alle centrali a carbone
23/10/2010 - 12:07

MONTALTO DI CASTRO - Dall’ analisi, compiuta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, sui costi dell’elettricità prodotta da nuove centrali nucleari con quella prodotta da nuove centrali a gas e a carbone, risulta che il costo dell’ elettricità da centrali nucleari è mediamente di 72,8 Euro/MWh, più elevato rispetto ai 61 Euro/MWh delle centrali a gas (meno 16%) e ai 57,5 Euro/MWh delle centrali a carbone (meno 21%). Il rapporto sui costi del nucleare è stato presentato nel corso del convegno 'Il ritorno al nucleare in Italia Dove? Perchè?' che si è svolto a Montalto di Castro.

Il confronto si basa sull’analisi di 8 studi recenti, pubblicati fra il 2008 e il 2010. Questi studi, analizzati nel Rapporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, pubblicato sul numero 5 della rivista “Gazzetta Ambiente”, fanno un confronto fra i costi dell’elettricità prodotta dalle nuove centrali nucleari, con una conclusione convergente: sarà più cara di quella prodotta con nuove centrali a gas o a carbone. 

'Il programma nucleare italiano, con i suoi 100 TWh e 13.000 MW di nuove centrali entro il 2030, non può semplicemente essere aggiunto all’esistente che comprende uno sviluppo delle rinnovabili (circa 100 TWh entro il 2020), di nuove centrali a gas e a carbone in costruzione o in fase avanzata di autorizzazione(almeno altri 10.000 MW entro il 2020), perché la crisi economica e le politiche di risparmio e di efficienza energetica stanno configurando una futura crescita moderata dei consumi elettrici' si legge in una nota della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

'I conti così non tornano: i costi del nucleare cresceranno, infatti, ulteriormente se l’elettricità nucleare diventa eccedente. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2, anche dopo il 2020, è prioritario e meno costoso puntare sul risparmio e sull’efficienza energetica con ampie possibilità nei trasporti, nel riscaldamento, nelle apparecchiature elettriche, negli elettrodomestici e apparecchi elettronici, nell’illuminazione, nell’industria e negli edifici - continua la nota -. Per il 2020 c’è un obiettivo di sviluppo delle energie rinnovabili reso obbligatorio da una direttiva europea; dopo il 2020 diverse fonti rinnovabili potrebbero poi essere meno costose del nucleare. Anche la cattura e il sequestro della CO2, prodotta dalle centrali alimentate con combustibili fossili, che si sta cominciando a sperimentare anche in Italia, dopo il 2020 sarà una tecnologia che si prospetta meno costosa'.




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