ANNO 25 n° 88
Due anni e due mesi per il ''padre padrone'' che schiavizzò le figlie
08/12/2012 - 11:01

VITERBO – Ha patteggiato il pastore di Farnese accusato di aver schiavizzato le figlie minorenni e aver appiccato un incendio.

Per il “padre padrone” di 37 anni la pena stabilita è di due anni e due mesi .

L'uomo oltre a costringere le due figlie adolescenti, di 13 e 14 anni, a lavorare nei campi e ad accudire un gregge di oltre cento pecore, le avrebbe anche maltrattate e picchiate a sangue anche fino allo svenimento. Il tutto di fronte agli occhi della moglie e dell’altro figlio di appena quattro anni.

Il 37enne, fino a poco tempo fa piccolo imprenditore del settore trasporti, attualmente pastore e agricoltore, è stato arrestato all'alba del 31 luglio.

Nei suoi confronti, al termine di circa 2 mesi di indagini condotte dagli agenti della sezione contro la violenza sui minori, il Pm Paola Conti aveva emesso un ordine di arresto per violenza in famiglia aggravata e lesioni, che è stato poi convalidato dal Gip Franca Marinelli.

Durante l’interrogatorio di garanzia, l'uomo ha chiesto scusa, confessando la difficile situazione economica in cui stava vivendo. E proprio questi problemi l’avrebbero esasperato a tal punto da chiedere l’aiuto delle figlie nei campi.

Ha chiarito poi di volersi curare, di voler uscire da questa depressione ammettendo di aver sbagliato e di non voler perdere i suoi tre figli.

L'uomo, però, tornerà in tribunale a maggio, quando dovrà rispondere sull'incendio appiccato volontariamente al suo podere, che poi ha coinvolto altri venti ettari di terreno.




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