ANNO 25 n° 120
''Ecco una casa per il centrodestra''
Marini apre una nuova strada, Sabatini in bilico dentro al partito di Alfano
15/01/2016 - 10:00

VITERBO - ''L'inizio di un nuovo cammino'', con queste parole Giulio Marini ha aperto le danze del ''Centro ricerca e studi per programmare il futuro della Tuscia''. Un'associazione che punta a essere una casa comune per il centrodestra, al di là degli steccati dei partiti.

 Lo start ieri pomeriggio alle 18,30. Una trentina gli intervenuti in una sala, battezzata ''Taverna'', del Caffè Letterario di via Garbini. Invito rivolto a politici del centrodestra, amministratori, sindaci e simpatizzanti, ma anche e soprattutto al mondo della società civile, ai professionisti e ai rappresentanti delle associazioni. Per il momento si sono presentati essenzialmente persone appartenenti alle prime categorie, ma il percorso è appena iniziato.

 

Tra gli intervenuti ha spiccato, oltre a quella dell'ideatore, la presenza del consigliere regionale Daniele Sabatini. Che ha dato la propria disponibilità a sviluppare un lavoro in comune, indipendentemente dai partiti politici di riferimento. E a proposito di appartenenze ha fatto ''outing'': ''Ciascuno è qui con la propria storia e provenienza politica e per quanto riguarda la mia appartenenza vi annuncio che la mia inizia a essere particolarmente critica''.

 

Tra i presenti i sindaci di Tuscania Fabio Bartolacci, di Villa San Giovanni in Tuscia Mario Giulianelli, di Tessennano Ermanno Nicolai, gli ex primi cittadini di Montefiascone Andrea Danti e di Cellere Leandro Peroni. All'incontro anche i consiglieri comunali Claudio Ubertini, Elpidio Micci, l'ex assessore Paolo Muroni e Andrea Marcosano. Anche pezzi di società civile come Paolo Manganiello.

 

A Marini è toccato indicare la via: ''Stiamo creando un contenitore per lavorare alla progettazione del territorio. Abbiamo bisogno di gente d'esperienza, di professionisti ma soprattutto di giovani. Questo vuole essere un percorso apartitico e capace di dare sostegno al territorio. Intendiamo costruire una casa comune per il mondo del centrodestra viterbese per dare supporto alle amministrazioni dove governiamo e stimolare quelle dove siamo opposizione. Soprattutto vogliamo riprendere a fare quelle cose che i partiti non fanno più: stare in mezzo alle persone, ragionare sulle problematiche e trovare soluzioni, progetti, soldi per concretizzarli. Dobbiamo costruire le condizioni per aiutare giovani, capaci di portare avanti le nostre idee, a dare il proprio contributo. Questa associazione non serve a un vecchio trombone della politica come Giulio Marini''.

 

Tra gli intervenuti anche Fabio Bartolacci che ha sottolineato un obiettivo centrale: ''Dobbiamo essere in grado di costruire una classe dirigente migliore dell'attuale''. Se questa casa prenderà forma e sarà davvero viva lo capiremo prossimamente. Intanto da febbraio contano di aver pronto lo statuto e un nome vero.




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