ANNO 25 n° 88
Falso podologo, dalla Tuscia in Tunisia
Franco Ovidi era già stato smascherato nel 2011 dai Nas, quando lavorava
per la Asl e ora eserciterebbe abusivamente la professione in Nord Africa
29/11/2015 - 10:19

VITERBO – Il falso podologo, smascherato nel 2011 dai Nas di Viterbo, colpisce ancora. Ma in Tunisia. Si tratta di Franco Ovidi, il sedicente luminare in podoiatria che ha lavorato alla Asl di Viterbo dal 2007 al 2011 e che è stato poi sospeso da qualsiasi incarico in quanto ritenuto responsabile di ''esercizio abusivo dell’attività sanitaria finalizzato alla truffa''. Stando a quanto riportato dalla stampa tunisina e segnalato a ViterboNews24, Ovidi, dopo aver esercitato per due anni abusivamente la professione in nord Africa, a Susa, sarebbe stato scoperto dall’Ordine dei medici locale.

 

Ad agosto scorso la vicenda del finto podologo, in possesso di una laurea conseguita in Spagna e dunque insufficiente per svolgere la professione, a seguito di alcune denunce, è approdata in tribunale ma, secondo quanto si apprende, non sarebbe stato preso ancora alcun provvedimento nei suoi confronti. Per questo motivo è già scattato un appello al ministro della Sanità tunisino, per evitare che il falso medico possa continuare ad esercitare l’attività abusiva.

 

In Italia Ovidi era considerato un luminare. Uno dei pochi specialisti a livello nazionale in podoiatria, in particolare nel trattamento del cosiddetto piede diabetico. In questa veste, oltre ad essere stato accreditato dalla Asl di Viterbo presso il centro diabetologico allestito nella clinica Nuova Santa Teresa, partecipava a convegni, impartiva lezioni magistrali, pubblicava studi ed era apprezzato sia dai colleghi che dai pazienti. Peccato però, come accertato dai Nas a seguito di indagini durate mesi, che lui, originario di Terni, non possedesse alcun titolo per svolgere l’attività di podologo, men che mai da specialista. Ovidi era approdato alla Asl di Viterbo nel 2007. In precedenza aveva lavorato a Terni a nell’ospedale di Orvieto. Nel capoluogo aveva conosciuto Giuseppe Aloisio, che lo portò con sé quando fu nominato direttore generale dell’azienda sanitaria viterbese. Per lui sono stati quattro anni di successi professionali. Fino a quando è stato smascherato.

 

Nel 2010 una paziente di 50 anni, malata di diabete mellito, si era rivolta a lui per curare una piccola lacerazione all’alluce che sarebbe potuta diventare pericolosa nel suo caso. Ma la cura somministrata da Ovidi si era rivelata tutt’altro che efficace: l’infezione generata era così estesa da costringere i medici dell’ospedale di Pisa e poi quelli dell’ospedale di San Giovanni Rotondo, cui poi si è affidata, all’amputazione di due dita del piede. La donna ha chiesto un risarcimento di 80mila euro al falso medico e alla Asl.

 

Un anno dopo, nel 2011, per Ovidi è scattata la denuncia per esercizio abusivo dell’attività sanitaria finalizzato alla truffa e la sospensione da qualsiasi incarico professionale emessa dal gip Salvatore Fanti su richiesta del pm Paola Conti.




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