ANNO 25 n° 89
Il Comune realizza da solo l'ampliamento
Giovedì in consiglio la delibera richiesta dal Tar, continua la causa con la Silve
21/04/2015 - 11:31

VITERBO - Ampliamento del cimitero di Grotte Santo Stefano, in commissione passa la linea del ritiro del project financing. E giovedì la decisione sarà portata in consiglio comunale. La linea della maggioranza è di fornire la delibera di consiglio che decide la revoca al Tar, così come richiesto da quest’ultimo. In attesa che poi lo stesso si pronunci il 25 del prossimo mese. Al tempo stesso il Comune di Viterbo decide di finanziare l’ampliamento del cimitero di Grotte, che sarà quindi realizzato da Palazzo dei Priori a partire dal 2016.

 

La questione è piuttosto complicata. In soldoni tutto ha inizio con la scelta dell’amministrazione Marini di andare a completare il cimitero di Grotte attraverso l’azione di privati. La ditta Silve - che gestisce e gestirà fino al 2017 i cimiteri di Viterbo città e frazioni, compresa anche la redditizia attività del forno crematorio – presenta un propria offerta: si dichiara disponibile a completare il cimitero grottano in cambio di una concessione del servizio di gestione dei cimiteri per 20 anni.

 

Quando subentra l’amministrazione Michelini quest’ultima ritiene opportuno revocare il project financing, valutando mutate le condizioni oggettive e ritenendo troppo vantaggioso quel project financing per il privato. Tutto sulla valutazione che il forno crematorio viterbese è uno dei pochi nel Lazio e la pratica è sempre più richiesta. In sostanza c’è un boom nel settore delle cremazioni. L’amministrazione procede alla revoca attraverso una delibera di giunta.

 

La Silve presenta ricorso al Tar chiedendo o l’annullamento della revoca o un risarcimento. I giudici, durante l’ultima udienza dei primi d’aprile, hanno richiesto al Comune di Viterbo di presentare la delibera di consiglio approvata, prima di prendere una decisione. Ma una delibera di consiglio non c’è e quindi giovedì si procederà a concretizzarla.

 

Ora occorre vedere cosa deciderà il tribunale amministrativo regionale e quanto impiegherà il Comune per realizzare l’ampliamento, perché a Grotte si continua a morire e non ci sono gli spazi di sepoltura.




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