ANNO 25 n° 117
Il cuore di santa Rosa in processione
Attesa per la tradizionale manifestazione con costumi dal '200 alle epoche successive
Si ricorda la traslazione del corpo voluta da papa Alessandro IV
31/08/2015 - 11:20

VITERBO - Il due settembre di ogni anno il corteo storico accompagna processionalmente lungo le vie della città il venerato cuore di santa Rosa che riceve l’omaggio di tutti i viterbesi e non solo.

 

E’ bene ricordare che tale avvenimento, anche quest’anno, vuole sottolineare la fede del popolo e la convinzione della centralità di santa Rosa nel tempo, fin da quando nel 1512 le autorità locali ordinarono il ripetersi per sempre di questa pia devozione.

 

Iniziata per volontà da Papa Alessandro IV il 4 settembre 1258 quando, il corpo incorrotto della santa, sepolta da sette anni nella nuda terra, venne traslato processionalmente dalla chiesa di Santa Maria in Poggio detta Crocetta fino all’attuale Santuario.

 

Fin dalla creazione dei primi costumi, l’intento è stato quello di proporre, quanto più fedelmente possibile, l’abbigliamento in uso dal 1251 (anno della morte di santa Rosa) a oggi che, insieme alla serietà e alla compostezza dei personaggi danno uno spaccato molto fedele della vita viterbese nei secoli che ci hanno preceduto.

 

Inoltre, ogni anno, si cerca di rendere il corteo ancor più vicino alle realtà del passato introducendo particolari nuovi, veri e interessanti, che possano in qualche modo completare la storicità delle cose.

 

Anche quest’anno, sfileranno i figuranti in rappresentanza di Soriano nel Cimino con costumi del 1300 e di Vitorchiano il ''Gruppo Fedeli di Vitorchiano'' con costumi di scuola Michelangelesca della fine del 1600.

 

Già da alcuni anni, i sindaci di questi comuni partecipano alla processione del 2 settembre per ricordare che Rosa, durante l’esilio fece sosta, appunto, in quei luoghi come del resto dimostrato da scritti e testimonianze.




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