ANNO 25 n° 110
Il manoscritto del 1400 torna a casa
Domani, nella sala consiliare del comune di Bagnoregio, la cerimonia di consegna
07/05/2015 - 12:12

BAGNOREGIO – (fla.lud.) Il manoscritto contenente le ''riformanze'', ovvero i verbali dei consigli comunali, risalenti al triennio 1472 al 1474, trafugato dall’archivio storico del comune di Bagnoregio, sta per tornare a casa. Recuperato dal procuratore capo Alberto Pazienti e dal suo staff il 23 giugno scorso, esattamente tre giorni prima che venisse messo in vendita da una nota casa d'aste della Capitale, verrà restituito al comune di Bagnoregio nel corso di una cerimonia ufficiale in programma domani, venerdì 8 maggio, alle ore 10,30 presso sala del consiglio.

 

A fare gli onori di casa il sindaco, Francesco Bigiotti. Parteciperanno anche il procuratore capo Alberto Pazienti, i suoi collaboratori, l'ispettore capo Felice Orlandini, della Polizia di Stato, e il luogotenente Sandro Calista, della Guardia di Finanza. Sono stati invitati anche il prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, e il questore Lorenzo Suraci.

 

''Sono grato alla procura di Viterbo per aver recuperato un pezzo importante della storia locale – ha commentato il sindaco. C’è soddisfazione, oltre che gratitudine, perché domani il volume verrà finalmente restituito al suo legittimo proprietario, che altri non poteva essere se non il Comune. Alla cerimonia di consegna è invitata anche tutta la cittadinanza, bisogna festeggiare questo ritorno. Non solo, ci stiamo già attivando per recuperare altro materiale di proprietà pubblica trafugato in passato''.

 

Per quanto riguarda il manoscritto del 1400 in questione si è trattato di salvataggio in extremis. Le indagini sono scattate a seguito di un esposto fatto in Procura a giugno dello scorso anno. Proprio in quel periodo era stato pubblicato il catalogo di una casa d'aste romana, nel quale veniva annunciata la messa in vendita del manoscritto bagnorese il successivo 26 giugno. Dagli accertamenti è emerso che era stato affidato alla casa d’aste in conto vendita da due persone residenti a Modena. Più o meno negli stessi giorni, la Soprintendenza competente, informata del ritrovamento, ha sottoposto il documento a vincolo e, infine, è arrivato il sequestro. Dagli inventari risulta che il prezioso volume, a cavallo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, era al suo posto ma ad oggi non è stato possibile risalire con certezza al periodo in cui sia stato trafugato, ma l’importante, ora, è che tornerà a casa.




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