ANNO 25 n° 118
'Inviate gli ispettori nei nostri ospedali'
14/09/2010 - 09:58

Riceviamo e pubblichiamo:

Di seguito al gravissimo episodio dei giorni scorsi, che ha visto protagonista una donna di 27 anni, ferita dalla perdita del proprio bambino al 7° mese di gravidanza e dall’asportazione dell’utero per sopraggiunte complicanze, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio ha deciso l’invio degli Ispettori presso le strutture ospedaliere coinvolte, per verificare l’appropriatezza delle procedure adottate nel caso del neonato morto e della mamma in coma farmacologico all’ospedale di Padova.

Intanto, il nostro pensiero è rivolto a questa famiglia, così duramente colpita da un dramma tanto grave quanto inatteso e, nel contempo, visto il ripetersi di episodi che si cerca in tutti i modi di addossare a presunte negligenze, leggerezze, omissioni e quant’altro in ambito ospedaliero, mi preme esternare alcune considerazioni che potrebbero contribuire a trovare adeguate soluzioni affinché tali sventure non abbiano più a verificarsi.

Illustre Ministro, la Sua prontezza nell’inviare gli Ispettori per accertare eventuali responsabilità tecniche e professionali degli operatori sanitari è senz’altro pertinente e corretta, ma credo anche che, al di là di quanto sarà provato in tale contesto, diverrà necessario indagare su altri aspetti sicuramente degni di nota e di attenta valutazione. In poche parole, sig. Ministro, voglio dire che la visita degli Ispettori nei nostri ospedali, dovrebbe avvenire più spesso, per esaminare in primis i Servizi sanitari, soprattutto quelli funzionanti in H 24, quando palesano carenze di risorse umane e tecnologiche, con organici infermieristici e tecnici ridotti all’osso, in continuo stato di emergenza; con tecnici ed infermieri che effettuano doppi turni, lavoro straordinario non retribuito, alle prese con esagerati e stressanti “carichi di lavoro”, quale conseguenza del biasimato “blocco delle assunzioni” che, giorno dopo giorno, riduce ai minimi termini l’assistenza al malato ed ai suoi bisogni primari.

Sig. Ministro, vengano pure gli Ispettori a verificare sul campo le condizioni di lavoro degli operatori sanitari, lo stato in cui versano molte strutture ospedaliere, la mancanza di posti letto, delle ambulanze, dello strumentario necessario alle indagini diagnostiche ed agli interventi terapeutici; vengano pure a verificare lo stato d’animo di tecnici ed infermieri, ai quali si chiede il massimo della professionalità, della responsabilità e dei doveri, in cambio di misere considerazioni economiche e giuridiche. Sig. Ministro, spesso, storie infauste come queste, si tenta in tutti i modi di attribuire alla scarsa attitudine od alla leggerezza analitica infermieristica e medica nei confronti del cittadino utente, con le affrettate e penetranti sentenze di Politici, Presidenti di Regione ed Assessori alla Sanità, tutti compatti nel protendere ad un giudizio di colpevolezza per gli “addetti ai lavori”, mentre sarebbe più onesto procedere ad una seria autocritica “politico-amministrativa” per riconsiderare alcuni provvedimenti governativi e regionali che, dati alla mano, hanno fortemente ridimensionato garanzie ed opportunità ai cittadini, in bisogno di assistenza e di concrete risposte dal Servizio Sanitario Nazionale.

IL CONSIGLIERE COMUNALE GRUPPO UDC

(Roberto Talotta)




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