ANNO 25 n° 116
''La mini-Imu migliora la vita''
L'amara ma ironica riflessione di una lettore alle prese con l'imposta ''abolita''
25/01/2014 - 08:22

di Orlando Pierini

FABRICA DI ROMA - Nel viterbese sono il 25% i comuni che hanno aumentato l’aliquota dello 0,4%  e che pertanto dovranno pretendere dai cittadini il pagamento della mini-Imu.

La prima domanda che ci si pone è: “Perché  il 25% sì e l’altro 75% no?”. Ed ancora: “I Comuni coinvolti nella mini-Imu sono da considerare più virtuosi o più spendaccioni?  I loro cittadini devono  sentirsi  più fortunati o più penalizzati?”.

L’ovvietà delle presumibili  risposte ci deve indurre ad una più attenta riflessione facendo appello alla logica  aristotelica. Il filosofo greco,  considerato l’ideatore del sillogismo,  a tal proposito affermava che, per giungere ad una verità (conclusione)  incontrovertibile,  occorre che sia preceduta da due ipotesi altrettanto vere.

Esempio:

tutti gli uomini sono mortali (prima ipotesi vera);

Socrate è un uomo (seconda ipotesi vera);

Socrate è mortale (conclusione vera).

La sinteticità dell’esposizione e l’apparente banalità dell’esempio, non devono  far supporre  che il sillogismo sia privo di regole rigorose e di processi complessi .

Addivenire alla verità è pur sempre un’impresa ardua. Si veda il secondo esempio:

le acciughe fanno bere e ri-bere (prima ipotesi vera);

bere e ri-bere fa passare la sete  (seconda ipotesi vera);

le acciughe fanno passare la sete (conclusione falsa).

Dove sta l’errore?

Applichiamo ora il sillogismo alla mini-Imu:

le tasse migliorano la qualità della vita;

la mini-Imu è una tasa;

la mini-Imu migliora la vita.

Giusto o sbagliato?




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