ANNO 25 n° 117
Lavoro nero e immigrazione clandestina, denunciato titolare di un'azienda
Il dipendente extracomunitario è stato arrestato e portato a Trapani per il rimpatrio
29/03/2013 - 11:20

VITERBO – Due dipendenti a nero, titolare di un’azienda denunciato a piede libero per violazione di norme del lavoro e dell’immigrazione. Questo è il bilancio di una serie di controlli effettuati dai carabinieri della stazione di Onano, unitamente ai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e dell’immigrazione clandestina.

I militari, nel particolare, hanno eseguito un controllo in un’azienda che opera nel settore della produzione di semi lavorati lignei, produzione di pellets e legname da ardere. Proprio qui hanno scoperto che un cittadino macedone 28enne, oltre ad essere stato impiegato in “nero”, lavorava e viveva in completa violazione alle norme sull’immigrazione, malgrado fosse stato espulso e allontanato dal territorio nazionale nel 2011, dove era evidentemente rientrato in maniera clandestina.

Il cittadino extracomunitario, dopo i controlli di rito, è stato accompagnato dai carabinieri presso il centro di identificazione ed espulsione di Trapani, pronto per il successivo rimpatrio.

Nell’approfondimento del controllo, poi, i carabinieri hanno riscontrato la presenza di un altro dipendente, 33enne grossetano, impiegato sempre “a nero”.

Per questi motivi il titolare dell’azienda è stato denunciato a piede libero alla Autorità Giudiziaria di Viterbo per violazione delle norme dell’immigrazione e del lavoro. Gli è stata poi commisurata anche una pesante sanzione amministrativa e anche la sospensione di tutte le attività lavorative.

Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo d’intesa con i colleghi dei vari Comandi di Stazione Carabinieri della Provincia di Viterbo.




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