ANNO 25 n° 117
Picchia la moglie e le punta il fucile
L'uomo fermato dai carabinieri, la donna ricoverata nell'ospedale di Belcolle
29/06/2015 - 11:29

VITERBO – Prima un violento pestaggio, poi le minacce di morte con il fucile da caccia spianato: ancora un grave episodio di violenza in famiglia di cui, come sempre, è stata vittima una donna. E se non fossero intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Viterbo, sarebbe potuto sfociare in una tragedia.

 

E’ accaduto ieri, intorno alle quattordici, lungo la strada provinciale Tuscanese. La coppia, lui un impiegato, lei casalinga, aveva appena finito di pranzare insieme alla figlia di quindici anni, disabile, quando l’uomo, un 45enne, dapprima ha inveito contro la moglie coprendola d’insulti, ha iniziato a colpirla con pugni e calci, provocandole lesioni che hanno reso necessario il suo ricovero nell’ospedale di Belcolle, dove è stata giudicata guaribile in una quindicina di giorni.

 

Mentre la donna e la figlia urlavano disperatamente, l’uomo, secondo quanto accertato dai carabinieri, ha imbracciato un fucile da caccia e l’ha puntato contro la moglie. Quest’ultima è riuscita a divincolarsi e chiudersi momentaneamente in un’altra stanza da dove ha chiamato i carabinieri: “Mio marito mi sta uccidendo, correte” ha urlato al centralino.

 

Pochi minuti dopo è arrivata sul posto una pattuglia del nucleo radiomobile che ha bloccato l’uomo e l’ha sottoposto a fermo. Poi ha fatto intervenire un’ambulanza del 118 per soccorrere la donna che, come detto, è stata trasportata al pronto soccorso di Belcolle.

 

Nei confronti dell’impiegato, il magistrato ha emesso un provvedimento di allontanamento immediato dal tetto coniugale.

 

Sono in corso ulteriori indagini per accertare le cause del pestaggio. Il fucile che l’uomo ha puntato contro la moglie sarebbe risultato scarico.




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