ANNO 25 n° 117
Rifiuti, sequestrata area comunale
Provvedimento del tribunale per mancanza di autorizzazione; due gli indagati
12/10/2013 - 04:00

VITERBO – “La gestione dei rifiuti necessita di autorizzazione”. E, in questo caso, non c’era.

E’ stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo, il sequestro dell’area attigua al capannone di proprietà del Comune di Vitorchiano.

“Abbiamo dato esecuzione ad un provvedimento del gip. Ci sono due indagati ma, per il momento, preferiamo mantenere il riserbo”. Così gli uomini del Corpo forestale di Viterbo che hanno apposto i sigilli all’area; comprendendo perfettamente, tuttavia, che le identità delle persone iscritte sul registro delle informazioni di reato sono facilmente intuibili. “Essendo un’area comunale – hanno ammesso - è evidente che è semplice capire di chi si tratta”.

E cioè il sindaco del paese, Nicola Olivieri, e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale.

La questione della mancata autorizzazione per lo smaltimento dei rifiuti nell’area comunale era in realtà già nota nel paese. “Il Comune era stato avvertito più volte che le decine di cassonetti abbandonati sul piazzale non possono essere smaltiti senza autorizzazione - afferma qualche residente - ma gli amministratori hanno fatto orecchie da mercante, persino dopo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura”.

Mentre il provvedimento di sequestro è stato eseguito ieri, infatti, sembra che il sindaco e l’impiegato comunale risultino iscritti sul registro degli indagati dal mese di giugno.




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