ANNO 25 n° 88
Salza era imputato per violenza sessuale
Morte accidentale o altro? L'autopsia chiarirà i dubbi
15/02/2015 - 13:52

SUTRI - Scavando nel passato di Orlando Salza, il 65enne trovato morto tre giorni fa nel capannone agricolo di sua proprietà a Sutri, è emersa un’accusa pesante nei suoi confronti: violenza sessuale. L’uomo era sotto processo per aver importunato e palpeggiato una conoscente molto più giovane di lui. Salza era comparso davanti al tribunale di Viterbo un mese fa e, rispondendo alle domande dei giudici, aveva rigettato con decisione ogni addebito.

 

Al contrario, la donna che l’ha denunciato, sostiene che nel 2013, mentre rincasava, avrebbe trovato Salza ad attenderla sotto casa, dove l’avrebbe palpeggiata mentre le faceva pesanti avance. La stessa donna ha accusato Salza di aver importunato per anni anche sua madre, morta suicida nel lago di Bracciano nel 2000. E ha lasciato intendere che potrebbero essere state proprio le molestie dell’uomo a indurla a togliersi la vita. Il dibattimento era stato aggiornato al prossimo luglio. Ma ora, dopo la morte dell’imputato, sarà dichiarato estinto.

 

Tra l’accusa di violenza sessuale e la morte di Salza, ad avviso degli inquirenti, non ci sarebbe alcun legame. La pista privilegiata rimane quella del colpo partito accidentalmente dalla vecchia pistola artigianale usata dall’allevatore di pecore per macellare gli agnelli. Lo dimostrerebbe, tra l’altro, la traiettoria del proiettile, dall’alto verso il basso, che gli ha trapassato la coscia, recidendo l’aorta femorale. Tuttavia, sebbene siano flebilissime, gli inquirenti non hanno ancora del tutto accantonato l’ipotesi del suicidio o dell’omicidio.

A chiarire i residui dubbi potrebbe essere l’autopsia disposta dal pubblico ministero Chiaro Capezzuto, titolare del fascicolo. Entro domani, il magistrato dovrebbe conferire il mandato al medico legale. L’esame autoptico dovrebbe essere eseguito nelle 24 - 36 ore successive.

 

 




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