ANNO 25 n° 118
Stranieri, Viterbo è la terza provincia del Lazio
Sono 28.300 gli immigrati residenti nella Tuscia
28/06/2013 - 04:00

VITERBO – Se il Lazio è la seconda regione italiana per numero di immigrati, Viterbo è la terza provincia dopo Roma e Latina.

Sono infatti circa 28 mila e 300 gli stranieri residenti sul territorio della Tuscia.

E’ quanto emerge dalle stime relative al 2011 contenute nel secondo rapporto “Il Lazio nel mondo. Immigrazione ed emigrazione”, realizzato del Centro studi e ricerche Idos e presentato ieri mattina dall'assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio Rita Visini.

Il Lazio è passato da 167 mila unità nel 2002 a 543 mila residenti stranieri nel 2010, e la provincia di Roma da 142 mila a 442 mila, con 252 mila famiglie che hanno almeno un componente straniero al proprio interno (il 32,9% degli immigrati è coniugato).

La presenza straniera laziale vale l'11,9% rispetto a quella totale italiana, e il 9,5% sulla popolazione totale della Regione. (Il Lazio si conferma dunque la seconda regione italiana per presenza straniera dopo la Lombardia, che supera l'1,1 milioni di immigrati).

Il risultato di questo aumento, è spiegato nel rapporto, è un effetto di ringiovanimento della popolazione: gli immigrati infatti hanno in media 10 anni in meno rispetto agli italiani. Le stime per il 2011, in attesa dei dati definitivi del Censimento parlano dunque di 615 mila stranieri residenti e soggiornanti, su un totale di 5 milioni e 11 mila in Italia.

Andando a vedere provincia per provincia, la parte del leone la fa la Capitale col suo hinterland, che nel 2010 contava oltre 442 mila stranieri sul suo territorio. Segue Latina (quasi 38 mila), poi Viterbo, Frosinone (oltre 21 mila) e infine Rieti (quasi 12 mila). Nel Lazio, sempre al 2010, le donne immigrate sono maggioranza (53 per cento, ma nel 2002 erano il 56 per cento), mentre resta stabile la percentuale di minori: 18,4 per cento.




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